Intel, i netbook trainano la crescita del fatturato

Il colosso dei chip risente però dell’onere legato alla sanzione Ue che ha determinato una perdita oprativa di 398 milioni di dollari

Pubblicato il 15 Lug 2009

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Risultati migliori delle attese per Intel. Nel secondo trimestre
2009 la società ha fatto registrare un fatturato pari a 8 miliardi
di dollari (+12% rispetto al trimestre precedente). Escludendo
l’onere – che ammonta a 1,45 miliardi di dollari – della sanzione
della Commissione Europea , la società ha registrato un risultato
operativo non-Gaap di 1,4 miliardi di dollari, utili netti di 1
miliardo di dollari e utili per azione pari a 18 centesimi. Su base
Gaap, invece, la società ha registrato una perdita operativa di 12
milioni di dollari, una perdita netta di 398 milioni di dollari e
una perdita per azione di 7 centesimi.

"I risultati Intel del secondo trimestre riflettono le
condizioni di ripresa del segmento di mercato dei Pc, e hanno
registrato la maggiore crescita trimestrale Intel tra il primo e il
secondo trimestre dal 1988 – ha spiegato Paul Otellini, President
e Ceo di Intel-. Forniscono dunque una chiara aspettativa per una
seconda metà dell'anno più solida, con il ritorno al normale
andamento stagionale della domanda. La strategia Intel di investire
in nuove tecnologie e in prodotti innovativi, unita alla costante
ricerca di efficienze operative, continua inoltre a produrre
benefici evidenti nel rafforzamento delle nostre performance
finanziarie".

Anche la filiale italiana è soddisfatta dei risultati ottenuti.
“Nel novero dei Paesi europei, l’Italia vede ulteriormente
rafforzato il trend positivo del mercato consumer, attestandosi al
primo posto per unità vendute nel trimestre – puntualizza  Dario
Bucci, Country Manager Intel Italia e Svizzera -. Lo strepitoso
successo dei netbook, non soltanto rappresenta un risultato
lusinghiero, ma è un elemento di buon auspicio in vista
dell’introduzione sul mercato di una nuova generazione di
portatili ultra sottili, leggeri e compatti, dal design
accattivante e prezzo contenuto, resa possibile dall’innovativi
processori Intel a basso consumo (ULV). Ne abbiamo avuto un primo,
apprezzassimo assaggio con il lancio del notebook ‘Altro’ di
Olidata”.

Per il prossimo trimestre Intel si aspetta un fatturato di 8,5
miliardi di dollari più o meno 400 milioni di dollari e perdite
nette derivanti da investimenti e interessi e proventi diversi:
circa 80 milioni di dollari. Sull’intero 2009, invece, il colosso
dei chip prevede spese comprese tra 10,6 e 10,8 miliardi di dollari
e investimenti di capitale pari a 4,7 miliardi di dollari.

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