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La nostra scienza “rubata” Oltreoceano

L’ultima scoperta della chimica “Administratium” e gli studi sugli aumenti di massa atomica dopo le trasformazioni portano la firma di scienziati Usa ma sono stati scoperti nel nostro Paese già molti decenni fa

Pubblicato il 20 Feb 2012

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Il sito scientifico http://www.valleyresearch.com annuncia che l’elemento più pesante è stato recentemente scoperto nel Lawrence Livermore National Laboratory. Battezzato Administratium (Ad), non ha protoni né elettroni, pertanto ha numero atomico “zero”. Non di meno è importante: pur avendo un solo neutrone, infatti, possiede anche 75 neutroni associati, 125 neutroni vice associati e 111 neutroni assistenti vice associati, risultando così una massa atomica di 312 particelle, tenute insieme nel nucleo da una misteriosa forza che genera continuo scambio di particelle, simili a mesoni, chiamate promemoria.

Visto che ha elettroni, Ad è inerte e, pertanto, è rilevato chimicamente perché si distingue nell’impedire ogni reazione nei mix di elementi in cui è introdotta. Interessante la dichiarazione di W. Ben Assin, uno degli scopritori, il quale assicura che aggiungendo una quantità infinitesima di Ad a una reazione che si sviluppa in meno di 5 secondi, possono essere richiesi perfino 4 giorni per andare a buon fine. Ad ha un’emivita di 3 anni, ma il decadimento non è possibile grazie alla sua capacità di autotrasformazione, mediante un mutuo scambio di orbite fra i neutroni associati, i vice neutroni associati, gli assistenti dei vice. Un’ulteriore scoperta in via di sperimentazione pare sia l’aumento di massa atomica dopo ogni trasformazione. Sebbene tale scoperta sia improntata alla trasparenza, fornendo un autorevole punto di contatto (Dr. Walter Essinger a ELume, 805/526-2300, 805/526-1810 fax), ancora una volta i laboratori di Oltreatlantico ci hanno sottratto una scoperta da noi realizzata molti decenni fa.

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