SICUREZZA

Cybercrime, la Ue battezza un Centro ad hoc

La struttura, che avrà sede all’Aja, si concentrerà sulle attività illegali online, con particolare attenzione alle frodi telematiche. Il commissario agli Affari Interni, Cecilia Malmstroem: “Creeremo uno spazio virtuale più sicuro”

Pubblicato il 28 Mar 2012

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Contro la criminalità informatica, che ogni giorno fa un milione di vittime nel mondo e genera profitti illeciti e costi per quasi 300 miliardi di euro, nasce un Centro europeo per proteggere cittadini e imprese da queste minacce. Il Centro, che avrà sede presso l’Europol all’Aja, in Olanda, è stato presentato dal commissario europeo agli Affari interni, Cecilia Malmstroem, per la quale “nessuno è al riparo dai reati informatici”.

“Milioni di cittadini europei utilizzano Internet per usufruire dei servizi di e-banking, acquistare online, programmare una vacanza o rimanere in contatto con familiari e amici attraverso i social network. Il tempo che trascorriamo online ogni giorno aumenta e la criminalità si adegua – ha sottolineato il commissario – Non possiamo consentire ai criminali informatici di interferire nel nostro uso quotidiano delle tecnologie digitali. Un Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica presso Europol diventerà un nodo di cooperazione per la difesa di uno spazio virtuale libero, aperto e sicuro”. Nelle intenzioni della Commissione, il Centro sarà il punto di riferimento europeo per la lotta alla criminalità informatica e si concentrerà sulle attività illegali online svolte da gruppi della criminalità organizzata, in particolare quelle che generano ingenti proventi illeciti, quali le frodi perpetrate online tramite l’abuso di carte di credito e coordinate bancarie.

Gli esperti dell’Ue, spiegano a Bruxelles, opereranno anche sul fronte della prevenzione dei reati inerenti alle operazioni di e-banking e alle prenotazioni online, aumentando in tal modo la fiducia dei consumatori nei servizi in rete. Il Centro, che dovrebbe diventare operativo nel gennaio prossimo, mirerà anche a proteggere i profili dei social network dalle infiltrazioni criminali e contribuirà a contrastare i furti di identità online. Si occuperà anche dei reati informatici che causano gravi danni alle vittime, quali lo sfruttamento sessuale dei minori online e gli attacchi informatici contro le infrastrutture nevralgiche e i sistemi d’informazione dell’Unione. Infine, segnalerà agli Stati membri dell’Ue le principali minacce della criminalità informatica, allertandoli sulle carenze di difesa online, individuerà le reti organizzate dei criminali informatici e i più pericolosi autori di reati informatici, fornirà sostegno operativo alle indagini, tramite assistenza a fini forensi o la creazione di squadre investigative comuni in materia di criminalità informatica.

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