BORSA

Incognita Instagram sulla Ipo di Facebook

L’obiettivo del social network è sbarcare sul Nasdaq il 17 maggio, ma il collocamento potrebbe slittare in attesa del disco verde della Sec all’acquisizione della società specializzata in app fotografiche

Pubblicato il 11 Apr 2012

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Sbarco in borsa previsto fra il 17 e il 24 maggio per Facebook, che potrebbe partire con il suo road show pre-Ipo fra il 7 e il 14 maggio. Secondo indiscrezioni raccolte dall’emittente Usa Cnbc, il prezzo di collocamento sarà fissato il 16 maggio e i primi scambi partiranno il giorno successivo.

Il file depositato dal social network alla Sec punta a raccogliere 5 miliardi di dollari, ma potrebbero essere il doppio secondo gli analisti. L’unica incognita è il via libera della Sec all’acquisizione da un miliardo di dollari della società specializzata in app fotografiche Instagram, appena annunciata da Facebook, che potrebbe richiedere qualche tempo facendo di conseguenza slittare il timing dell’Ipo.

Lo scrive il Sole 24 Ore, secondo cui in ogni caso la dead line invalicabile è il 28 maggio, ricorrenza del “Memorial Day”, mentre sulle tappe del road show non c’è ancora nulla di ufficiale: di certo toccherà New York e le maggior città americane, qualche dubbio sull’estensione in Europa dell’operazione.

Ma l’investimento da un miliardo di dollari, secondo alcuni analisti, servirà anche a facilitare la diffusione del social network in Cina. L’applicazione, che consente di scattare foto con filtri speciali e pubblicarle su internet, è già disponibile in cinese ed è utilizzata insieme a Sina Weibo, uno dei siti di microblogging più popolare del Paese.

Facebook aveva varato la sua edizione in cinese già nel 2008, ma non è mai decollata, anche a causa dei limiti imposti dalla censura locale. Le autorità mpediscono l’accesso alle sue pagine per gran parte degli utenti che non hanno competenze tecnologiche abbastanza avanzate per superarne, quando possibile, le barriere. L’utilizzo di Instagram, invece, non è limitato dalle autorità cinesi, perché ha ancora un numero di utenti limitato ma soprattutto perché non è considerata una piattaforma che può essere utilizzata come catalizzatore per i movimenti politici.

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