Supercomputer dell’Università di Tokyo

Pubblicato il 13 Apr 2012

Fujitsu ha annunciato di aver completato la realizzazione del nuovo supercomputer Oakleaf-FX per conto della Supercomputing Division dell’Information Technology Center dell’Università di Tokyo (Scd/Itc). Il sistema è già operativo.

Basato sul supercomputer Fujitsu PrimeHpc FX10, Oakleaf-FX è uno dei pochissimi sistemi al mondo in grado di raggiungere performance di classe petaflops(1) e di garantire massimi livelli di efficienza energetica, nell’ordine di 1,4mw di consumi complessivi.

L’installazione è avvenuta presso il Second Research Complex, Kashiwa Campus dell’Università di Tokyo, che si trova a Kashiwa, nella Prefettura di Chiba. Oltre a supportare le attività di ricerca avanzata condotte da SCD/ITC in un ampio ventaglio di settori scientifici e tecnologici, questo nuovo sistema troverà applicazione nell’ambito dell’istruzione sull’High Performance Computing (Hpc) ai vari livelli di corso di laurea. Il sistema contribuirà dunque alla formazione dei futuri professionisti del segmento delle scienze computazionali.

Scenario di riferimento
Scd/Itc nasce nel 1965 come centro di calcolo su larga scala ad uso condiviso da parte dei ricercatori giapponesi; dal 1999 opera sotto la sua attuale denominazione. Il centro ha contribuito alla realizzazione di progetti di ricerca avanzata basata sull’uso dei supercomputer nei campi della scienza e della tecnologia; viene attualmente utilizzato da oltre 1.500 ricercatori interni ed esterni all’università. Per fare fronte alle esigenze legate al crescente numero di utenti e alla gestione di applicazioni su vasta scala, l’Università di Tokyo ha scelto di fare affidamento sul sistema PrimeHpc FX10 per l’elevata compatibilità dimostrata con il supercomputer K Computer.(2) Inoltre, in un’ottica di rispetto degli attuali requisiti in tema di energia e relativi consumi, PrimeHpc FX10 garantisce ottime performance in termini di efficienza allineandosi alle richieste del centro Scd/Itc che impongono un tetto massimo di 1,4 mw per i consumi energetici complessivi del sistema.

Oakleaf-FX trova impiego in un ricco ventaglio di contesti applicativi di tipo tecnologico e scientifico come le scienze della terra, l’astrofisica, la sismologia, le simulazioni meteorologiche, le scienze dei materiali, l’energia, la biologia, l’idrodinamica e la fisica dello stato solido.

Punto di riferimento per il settore HPC giapponese, il sistema verrà anche usato per realizzare software applicativi e migliorare i servizi agli utenti in vista dei futuri sistemi di calcolo di classe exascale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati