RICERCA

A Trento la city Ict dell’Eit. Bernabè: “Nodo importante per tutta l’Europa”

Il centro si occuperà di fare ricerca e sviluppare soluzioni innovative soprattutto in ambito Smart City e Big Data. Il direttore Sarocco: “Miglioreremo la qualità della vita sul territorio”

Pubblicato il 18 Apr 2012

F.Me.

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Il settore Ict in Italia può contare da oggi su un nuovo e dinamico polo di sviluppo e crescita: il nodo italiano dell’Ict Labs di Eit (European Institute for Innovation and Technology), inaugurato a Trento. Che si affianca a quelli di Berlino, Parigi, Stoccolma, Helsinki, Eindhoven. Il Nodo Eit Ict italiano riunisce sia soggetti accademici sia industriali: Engineering, Telecom Italia e Trento Rise in qualità di core partner, mentre tra gli affiliati si annoverano: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Centro Ricerche Fiat (Crf), Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, STMicroelectronics.

"Il nuovo nodo italiano dell’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia Ict Labs è importante non solo per l’Italia ma anche per l’Europa, perchè consente di affrontare alcuni temi fondamentali per lo sviluppo delle nuove tecnologie e soprattutto per coprire il gap di competitività che l’Europa ha nei confronti degli Stati Uniti e dell’Asia – commenta il presidente di Telecom Italia – A Trento, sede scelta dopo forte competizione – ha aggiunto Bernabè – si affronta il problema dell’utilizzo dei dati ai fini della creazione di nuovi servizi attraverso internet e le nuove tecnologie, e la Provincia mette a disposizione le proprie banche dati, creando un ‘open data framework’. Da questo ne deriveranno servizi importanti che si avvarranno anche dell’infrastruttura che Telecom Italia sta creando assieme alla Provincia di Trento e che doterà, per la prima volta in Italia, un’intera regione di una rete di nuova generazione".

Obiettivo del centro è sviluppare innovazione in settori come l’Intelligent Transportation Systems, la Salute e il Benessere, le Città Digitali, gli Smart Spaces, la Smart Energy, l’Internet del futuro, il Cloud Computing, le Interazioni uomo-macchina, la Sicurezza e la Privacy.

Il nodo italiano si caratterizza per la specifica vocazione alla sperimentazione territoriale (living labs), all’analisi dei dati che da questi provengono (Big Data) e per l’attenzione al miglioramento della qualità della vita del singolo attraverso l’Ict, oltre che per avere il ruolo di coordinamento per le tematiche “Intelligent Trensportation” e “Security, Privacy and Trust”.

“Oggi siamo ad un punto di arrivo di un percorso che, attraverso il contributo di molte persone, ha visto la trasformazione di un’idea ambiziosa nata proprio a Trento, città in cui gli investimenti pro capite in ricerca sono tra i più alti in Europa – dice il direttore del Nodo, Roberto Saracco – Siamo però anche ad un punto di partenza per favorire il miglioramento della qualità della vita del territorio, applicando l’innovazione Ict attraverso le leve dell’education, della ricerca e del business; il tutto grazie alla collaborazione di qualificati partner nazionali e internazionali”.

Il nodo italiano, partecipando ai programmi Eit di master e di dottorato che enfatizzano l’innovazione, darà anche un sostanziale apporto alla trasformazione dell’insegnamento universitario, grazie alla presenza di atenei italiani caratterizzati da una forte attenzione a questi aspetti. Insieme ai suoi partner il centro facilita quindi l’innovazione da parte delle piccole e medie imprese, offrendo servizi per lo sviluppo di modelli di business, brevettazione, collegamenti con il contesto internazionale, oltre che fornendo spazi fruibili, in cui operare e sperimentare prodotti innovativi.

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