VERTICI

Pressing su Yahoo! per la finta laurea del Ceo

Ultimatum dell’azionista Third Point che chiede l’accesso alla documentazione di recruiting di Scott Thompson

Pubblicato il 08 Mag 2012

P.A.

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Si complica la posizione di Scott Thompson, il Ceo di Yahoo! finito nel tritacarne mediatico per la finta laurea in computer science (scienze informatiche) millantata per anni da lui che in realtà è un semplice contabile. L’azionista riottoso che ha tirato fuori la storia del falso curriculum, vale a dire Third Point, l’hedge fund che detiene una quota del 5,8%, è in rotta con i vertici del motore di ricerca e alza la posta. Scaduto l’ultimatum di ieri, con cui Third Point chiedeva l’accesso a tutti i documenti interni relativi al recruiting di Thompson, nominato ceo di Yahoo! non più tardi di gennaio, il fondo ha posto un’altra dead line: entro venerdì pretende di consultare la documentazione per verificare le modalità di assunzione di Thompson ma anche di altri membri del board. Una richiesta formale del tutto legittima di accesso agli atti, in base alle norme del Delaware.

Nel contempo, Thompson, ex presidente di PayPal, divisione specializzata in pagamenti online che fa capo a eBay, non ha commentato pubblicamente la vicenda, se non per dire che non si era mai accorto dell’errore. Un errore che va avanti da anni, visto che il suo curriculum anche ai tempi di eBay lo fregiava del titolo di laurea in computer science, ripreso peraltro dalla stampa. Thompson ha chiesto ai dipendenti di restare “concentrati” e, secondo indiscrezioni, ha dato la colpa dei suoi problemi a una vendetta personale di Dan Loeb, azionsita di punta di Third Point.

Rischia di perdere il lavoro per una laurea mancata il ceo di Yahoo!. Scott Thompson finisce sulla gogna mediatica perché accusato di aver mentito sul titolo di studio. Il successore di Carol Bartz sarebbe infatti laureato non in "contabilità informatica" (accounting and computer science) presso lo Stonehill College, come si leggeva sul sito della società, ma soltanto in "contabilità".

Immediata la risposta dell’azienda: "In seguito alle informazioni apprese dalla compagnia riguardo Scott Thompson – si legge in un comunicato -, il consiglio di amministrazione di Yahoo! si riunirà per decidere il da farsi, avendo cura di comunicare le proprie decisioni in modo adeguato agli azionisti". Viene concesso al Ceo il beneficio del dubbio: si tratta di un "errore involontario" che "non toglie che Mr. Thompson sia un dirigente altamente qualificato, con un trend di successi conseguiti nelle grandi aziende di tecnologia di consumo".

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