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Storage in cloud, un “must” per il mobile

Gartner: la domanda di spazi virtuali per archiviare dati, video e foto crescerà di sette volte nel 2016 nel segmento consumer. Servizi di archiviazione cloud sempre più centrali per Apple, Microsoft e Google

Pubblicato il 24 Mag 2012

Paolo Anastasio

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La domanda di storage dati per singola famiglia crescerà di sette volte entro il 2016. E’ quanto emerge da un report di Gartner, secondo cui la domanda di spazio di archiviazione virtuale delle famiglie raggiungerà quota 4,4 terabytes nel 2016 rispetto al 2011. Un terabyte, pari a mille gigabytes, equivale a 2mila ore di download musicale. E’ per questo che servizi di storage mobile diventano un must per gli operatori, in particolare nel mobile.

“Vediamo il cloud come la prossima ondata di business nel settore dei personal computing – dice Michael Gartenberg, analista di Gartner – I servizi cloud sono il motivo per cui molta gente utilizzerà un particolare device piuttosto che un altro”.

Secondo Gartner la domanda crescente di storage è trainata da smartphone con telecamera incorporata e dai tablet che consentono di fotografare e fare video. Ogni nuova release di telefonini e tablet ha bisogno di file immagine più densi. Il backup automatico del content presente sui nuovi modelli di device in cloud, che consentono la sincronizzazione con i device di altri utenti, è un altro fattore di incremento della domanda di storage.

Ad oggi, iCloud di Apple guida la top ten nel settore del cloud per il segmento consumer. Il servizio conta 125 milioni di sottoscrittori, seguito da Google Drive con 35 milioni e da SkyDrive di Microsoft con 17 milioni di utenti attivi. Oggi come oggi, molte aziende offrono un pacchetto di storage gratis, facendo pagare gli extra. Microsoft offre 7 Gb gratis; Google 5 Gb e Dropbox 2 Gb.
Secondo stime di alcuni analisti, il 5% degli utenti sfora i limiti e finisce per pagare gli extra. Con 35 milioni di utenti Google Drive genera 4 milioni di dollari al mese dalle quote di extra storage acquistate dagli utenti consumer.

Google, Microsoft e Apple sono sotto pressione per rispondere alla crescente domanda di servizi cloud dei consumer. La gente chiede sempre più spazio per archiviare, sincronizzare e condividere dati fra pc, smartphone e tablet.

Il mese scorso Google ha lanciato Google Drive, una soluzione di cloud per il segmento consumer per lo storage di foto, video e altri documenti. Conquesto servizio gli utenti possono sincronizzare e condividere contenuti fra pc, smartphone e tablet che girano su Android e altri sistemi operativi.

Google Drive è disegnato per fare concorrenza a SkyDrive di Microsoft, che sarà integrato con il nuovo sistema operativo Windows 8 e con iCloud di Apple, il servizio di storage basato sul cloud che subirà un upgrade a giugno. Anche Facebook ha fiutato il business, acquisendo Instagram, la piattaforma di foto sharing valutata un miliardo di dollari.

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