CONCORRENZA

Trasporto aereo, Antitrust: “Tariffe online più trasparenti”

A partire dal prossimo dicembre le compagnie operanti in Italia obbligate a pubblicare sui siti Web i prezzi comprensivi della commissione per il pagamento con carta di credito

Pubblicato il 11 Giu 2012

F.Me.

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Prezzi più trasparenti per i consumatori che comprano biglietti aerei online: entro il primo dicembre tutte le compagnie aeree operanti in Italia riporteranno nelle proprie comunicazioni commerciali e nei rispettivi sistemi di prenotazione e acquisto via web il prezzo dei biglietti aerei offerti comprensivo anche del costo per il pagamento con carta di credito/debito. Sarà così reso chiaro da subito l’esborso complessivamente richiesto ai consumatori per il servizio offerto.

E’ il risultato di un’ampia azione dell’Antitrust sul mercato attraverso 17 procedimenti (11 di accertamento e 6 di inottemperanza). In particolare, vengono adesso chiusi cinque procedimenti sanzionatori nei confronti di Alitalia, Easyjet, Wizzair, Blue Panorama e Ryanair per non avere rispettato le precedenti delibere dell’Autorità che qualificavano come pratica commerciale scorretta la mancata incorporazione nella prima indicazione del prezzo dei biglietti aerei la commissione applicata al momento del pagamento con carta di credito (credit card surcharge).

Nel corso dei procedimenti tutte le compagnie coinvolte hanno assunto l’impegno a mettere in atto le misure necessarie per modificare il loro sistema di prenotazione e cessare, al massimo entro la data del 1° dicembre 2012, la pratica scorretta. L’importo delle sanzioni inflitte per la reiterazione della pratica è stato, pertanto, calcolato valorizzando anche le modifiche effettuate o in fase di attuazione da parte dei vettori sui rispettivi siti internet.

Alitalia, Blue Panorama, Easyjet, Ryanair e Wizzair si aggiungono ai vettori Air Italy, Germanwings, Lufthansa Italia e Air Berlin che, a seguito di analoghi provvedimenti dell’Antitrust, hanno già cessato la pratica commerciale dello scorporo dell’importo del credit card surcharge dalla prima indicazione di prezzo fornita ai consumatori. Windjet e Vueling sono in fase di ottemperanza.

Entrando nel dettaglio delle compagnie, Alitalia apporterà nel proprio sistema di prenotazione/acquisto on line le modifiche necessarie per includere nel prezzo la commissione di pagamento entro il 30 novembre 2012. La sanzione è di 20mila euro.

Blue Panorama Airlines ingloberà la commissione nel prezzo al massimo entro il 1° novembre 2012. La sanzione è di 12mila e 500 euro.

Easyjet ha già apportato alcune modifiche migliorative del proprio sito internet in lingua italiana e del relativo sistema di prenotazione on line, e si è impegnata a includere nel prezzo iniziale la commissione a partire dal 1° dicembre 2012. La sanzione è di 20mila euro.

Ryanair ha già attuato alcune modifiche che prevedono l’inclusione nella tariffa sin dall’inizio del processo di prenotazione on line della web check in fee e di tutte le ulteriori voci inevitabili e prevedibili. In particolare, stessa sorte seguirà, entro il 1° dicembre 2012, la commissione per il pagamento del biglietto con carta di credito. Ryanair, inoltre, ha proceduto a dare maggiore evidenziazione sul proprio sito Internet dell’Iva applicata ai servizi opzionali sui voli domestici italiani. La sanzione è di 37mila e 500 euro.

Per effetto del provvedimento dell’Antitrust Ryanair ha anche sanato ulteriori profili di scorrettezza relativi ad altre pratiche commerciali, rendendo più chiare e accessibili le informazioni sulle procedure adottate per le richieste di rimborso che diventano anche più snelle. Dal 1 giugno la ‘penale’ per ottenere il rimborso stesso è stata inoltre ridotta da 20 a 16 euro. La sanzione per il periodo in cui i comportamenti scorretti sono proseguiti, nonostante il precedente provvedimento dell’Autorità, è di 15mila euro.

Anche Wizzair ha già apportato le modifiche al sito internet in lingua italiana e al relativo sistema di prenotazione e acquisto on line. La commissione di pagamento viene inclusa sin dalla prima indicazione del prezzo dei biglietti offerti al consumatore, con la possibilità per quest’ultimo, attraverso un apposito box, di scegliere mezzi di pagamento alternativi che prevedono addebiti inferiori o addirittura pari a zero. La sanzione è pari a 10mila euro

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