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Traffico aereo, radar digitale italiano ottiene fondi Ue

Firmata da Antonella Bogoni del Cnit l’innovativa strumentazione ha ottenuto 150mila euro dal Consiglio Europeo della Ricerca

Pubblicato il 05 Set 2012

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Fondi europei pari a 150mila euro saranno destinati ad una soluzione tutta italiana per il controllo radar del traffico aeroportuale. Si tratta del progetto in fase pre-industriale “Photonic based Radar design”, sovvenzionato dal Cer, il Consiglio Europeo della Ricerca, a favore di ricercatori indipendenti, che ha erogato liquidità fresca a 33 progetti, fra cui appunto quello sul controllo radar della dottoressa di Antonella Bogoni del Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le Telecomunicazioni). Altri due progetti italiani, in ambito medicale, hanno ricevuto le sovvenzioni del Cer, nell’ambito del regime “Proof of concept” (Poc).

Gli incidenti di sicurezza dovuti alla congestione del traffico aereo potrebbero, con lo sviluppo del progetto, ridursi a zero. Grazie ad una sovvenzione “Erc Starting Grant” (Sovvenzioni Cer a favore di ricercatori indipendenti all’inizio della carriera), la dottoressa Antonella Bogoni del Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), ha analizzato le caratteristiche e la progettazione di una nuova generazione di radar digitali basati sulla fotonica; come prossimo passo la dottoressa Bogoni intende potenziare la ricerca sul controllo del traffico aereo, ed è convinta che i progressi della fotonica potrebbero essere interessanti per gli aeroporti al fine di integrare le operazioni di comunicazione e di sorveglianza in un unico sistema “intelligente”.

Nuove tecnologie quali la fotonica digitale e la fotonica basata sulle microonde potrebbero apportare benefici in termini di capacità, solidità e sicurezza delle reti di telecomunicazione radio e ottiche e, in generale, per reagire alla crescita esponenziale del traffico Internet ed al suo elevato consumo di energia.

Gli aeroporti potrebbero sostituire i loro tradizionali sistemi air-side e land-side con un unico sistema fotonico che ne riunisca tutte le funzionalità, evitando al contempo le interferenze. Questo sistema radar unico non controllerebbe solo il traffico aereo, ma anche i veicoli e le persone che circolano sul terreno. La dottoressa Bogoni e i suoi collaboratori utilizzeranno la sovvenzione PoC per progettare il prototipo di un radar e valutare le possibilità di collaborazione con aeroporti, aziende produttrici di sistemi radar e fornitori di componenti fotonici.

La cosiddetta sovvenzione “Proof of concept” (Dimostrazione di concetto) fornisce finanziamenti a ricercatori già titolari di sovvenzioni Cer in tutta Europa, al fine di aiutarli a introdurre sui mercati i risultati delle loro ricerche di base. Il finanziamento può riguardare attività quali l’elaborazione di diritti di proprietà intellettuale, la convalida tecnica, le ricerche di mercato o l’analisi di opportunità commerciali. Pur ricoprendo una quota assai limitata del bilancio totale del Cer, l’iniziativa può liberare notevoli potenzialità in termini di innovazione.

La commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Per consentire all’Europa di rimanere competitiva dobbiamo rafforzare l’introduzione sul mercato delle nostre migliori idee. La sovvenzione ‘Proof of Concept’ fa sì che i beneficiari di sovvenzioni Erc possano valorizzare appieno le potenzialità delle proprie scoperte. È una buona cosa per loro e le loro equipe, ed è una buona cosa per l economia europea.”

La presidente del Cer Helga Nowotny ha commentato: “La sovvenzione “Proof of concept” sta prendendo sempre più piede. Con una quota di investimenti relativamente ridotta, essa contribuisce a raccogliere le migliori idee provenienti da attività di ricerca “di frontiera”, aiutandole a compiere il passo decisivo verso l’innovazione vera e propria. Questa nuova iniziativa di finanziamento ha spronato un numero maggiore di nostri borsisti ad analizzare le possibilità delle proprie scoperte e dei risultati ottenuti. Essa li porta a chiedersi: “Cosa scaturirà dalla mia ricerca?”. A lungo termine, una simile cambiamento di mentalità avrà un impatto positivo sull’Europa e sul rafforzamento dei legami tra la ricerca e la società”.

Nel quadro della prima scadenza del bando sono state presentate 75 proposte. 33 progetti sono stati selezionati per il finanziamento, con un tasso di successo di circa il 44%. Le sovvenzioni saranno ripartite su 15 paesi europei (Danimarca e Polonia sono presenti per la prima volta). Il numero più elevato di beneficiari selezionati risiede nel Regno Unito (7), in Germania (5) e nei Paesi Bassi (4). Il bando è diviso in due parti: il secondo termine per la presentazione delle domande è il 3 ottobre 2012. Il bilancio di questa prima parte è di 4,8 milioni di euro (la dotazione di bilancio totale ammonta a 10 milioni di euro).

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