LA CRISI

StMicroelectronics, 2.200 dipendenti in Cig

L’azienda catanese ricorrerà alla cassa integrazione nel trimestre ottobre-dicembre. I sindacati: “Ancora una volta sono i lavoratori a pagare lo scotto non solo della crisi ma anche delle scelte manageriali”

Pubblicato il 06 Set 2012

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L’azienda catanese ricorrerà alla cassa integrazione ordinaria nel trimestre ottobre-dicembre a causa del crollo dei mercati. I sindacati: “Ancora una volta sono i lavoratori a pagare lo scotto non solo della crisi ma anche delle scelte manageriali”. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.

“La StMicroelecronics di Catania ricorrerà alla cassa integrazione ordinaria nel trimestre ottobre-dicembre per il crollo dei mercati dei personal computer e dell’automotive, e con il conseguente forte calo degli ordinativi”, ha detto il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Luca Vecchio.

La Cigo, cassaintegrazione guadagni ordinaria, interesserà 2.200 lavoratori a rotazione: il reparto 8 pollici si fermerà per 25 giorni e il 6 pollici per 13 giorni. Otto giorni di stop per reparto ricerca ‘Lip’ e la linea testing ‘Ews’. Secondo il sindacato “ancora una volta sono i lavoratori a dover pagare lo scotto non solo della crisi economica ma anche delle scelte manageriali”. Secondo l’Ugl “sulla decisione di ricorrere alla Cigo avrà pesato anche il crack della St-Ericsson“.

La crisi del settore auto pesa sull’azienda catanese, che produce apparati per navigatori satellitari e altre componenti tecnologiche nell’automative. Ma pesa anche, secondo il Sole 24 Ore, la crisi del settore pc, meno roseo che in passato per l’avanzata dei tablet. Grande attesa in azienda per quanto dirà il Ceo Carlo Bozotti la settimana prossima, quando dovrebbe annunciare la riorganizzazione generale dell’azienda.

“Questo è il secondo anno – ha sottolineato Vecchio – che Stm attiva la procedura di cassa integrazione senza mai ottemperare ai piani industriali. Purtroppo quella di oggi potrebbe non essere l’unica misura adottata dall’azienda per superare questo trimestre, perché la prossima settimana il Ceo Carlo Bozotti annuncerà la riorganizzazione globale della società e quindi l’attuale modello industriale potrebbe essere sconvolto”. L’Ugl ha auspicato che “i programmi del management non penalizzino ulteriormente i lavoratori, lasciandoli con il fiato sospeso sul loro futuro”. Il ricorso agli ammortizzatori potrebbe toccare anche Milano, temono i sindacati.

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