INNOVAZIONE

Telecom Italia ed Expo battezzano “Changemakers”

Il laboratorio punta a promuovere progetti di innovatori under 30, in grado di cambiare la vita di 10 milioni di persone. Zingarelli (Expo 2015): “Cerchiamo idee adottabili dalle imprese”. Mizzi (Telecom Italia): “Finita l’era delle app solo per la musica”

Pubblicato il 14 Set 2012

Luigi Ferro

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Telecom Italia ed Expo volano alto. E vanno alla ricerca non di nuove start up che sfornano qualche simpatica app, ma di progetti che vogliono cambiare il mondo. Changemakers vuole essere infatti un laboratorio per progetti innovativi ognuno dei quali dovrà cambiare la vita di un milione di persone.

Dieci progetti per dieci milioni di persone che saranno adottati da altrettante aziende. Questa almeno è la speranza delle due società che hanno messo a punto un programma per i progetti selezionati che dovranno essere elaborati da team under 30.

Il primo ottobre parte la call per i progetti tramite il sito http://changemakers.expo2015.org/ che sarà chiusa a fine anno. Poi inizierà il processo di selezione e dal ° marzo al 30 aprile per otto settimane: i ragazzi con i loro progetti saranno sottoposti a una “incubazione accelerata” come l’ha definita Salvo Mizzi di Telecom Italia.

Cinquanta mentor e 16 docenti spiegheranno attraverso lezioni e workshop come si mette a punto il progetto, come l’idea può diventare realtà. “Questi progetti – ha spiegato il cio di Expo 2015 Valerio Zingarelli – devono essere utili per le persone, utili per l’Expo e dovranno essere adottati da altre imprese”.

Le due aziende non mettono in palio un premio finale che finanzi i progetti, ma puntano a mettere in grado le idee di camminare con le proprie gambe. Per questo Telecom ed Expo sono alla ricerca di giovani talenti che non abbiano bisogno di imparare ma di “fare un po’ di palestra”. L’era del piccolo leader di quartiere che sforna la app per la musica, ha aggiunto il manager di Telecom Italia “è finita”.

Bisogna alzare lo sguardo e andare alla conquista del mondo sfornando idee sulla mobilità delle persone, la sostenibilità dei consumi energetici, l’accesso all’educazione di base, il coinvolgimento dei cittadini nei rapporti con la Pa, l’accessibilità dei diversamente abili, gestione dei flussi turistici o la produzione sostenibile e l’equa distribuzione delle risorse alimentari.

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