AGENDA DIGITALE

Robotica, partnership Ue-industria per lo sviluppo

Il protocollo mira a potenziare un comparto per il quale si stima una crescita del 40% nei prossimi anni. Kroes: “Settore fondamentale per la competitività europea”

Pubblicato il 18 Set 2012

F.Me.

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Sviluppare il settore europeo della robotica. E’ questo l’obiettivo dell’intesa tra Commissione europea, l’industria e il settore accademico che ha gettato le basi per un partenariato pubblico-privato (Ppp) nel campo della robotica. L’iniziativa punta a sostenere le imprese europee impegnate ad ampliare la loro quota nel mercato globale della robotica (complessivamente 15,5 miliardi di euro all’anno). I rappresentanti dell’industria robotica europea e degli istituti di ricerca, insieme alla vicepresidente Neelie Kroes, hanno firmato un protocollo d’intesa, che rappresenta il primo passo verso un Ppp nel settore da realizzare nel 2013. Secondo la Kroes “un solido settore della robotica è fondamentale per la futura competitività dell’Europa. Espandere la nostra industria robotica vuol dire creare nuovi posti di lavoro e un’industria manifatturiera competitiva”.

La robotica è un motore essenziale per la crescita e la competitività in Europa. Grazie all’impiego di un milione di robot industriali è stato possibile creare o mantenere tre milioni di posti di lavoro a livello mondiale. L’industria della robotica in Europa ottiene risultati estremamente positivi, rappresentando circa un quarto della produzione complessiva della robotica industriale e una quota di mercato del 50% nella robotica dei servizi professionali. Per i mercati nazionali e dei servizi professionali del settore per i prossimi anni si prevede una crescita del 40%, trainata soprattutto dai servizi di salvataggio, sicurezza e pulizia professionale. Entro il 2020 la robotica dei servizi potrebbe raggiungere un volume di mercato superiore ai 100 miliardi di euro all’anno.

Il Ppp sulla robotica mira a sviluppare obiettivi strategici per la robotica in Europa e promuoverne l’applicazione; migliorare la competitività industriale europea tramite tecnologie di robotica innovative; fornire prodotti e servizi di robotica che contribuiscano ad affrontare le sfide sociali europee; intensificare le attività di networking della comunità dell’industria robotica europea; promuovere la robotica in Europa; raggiungere gli utenti e i mercati attuali e potenziali; contribuire allo sviluppo delle politiche del settore e affrontare questioni etiche, giuridiche e sociali.

I partner privati del Ppp (settore accademico e industriale) provvederanno ora ad elaborare una proposta in tal senso che sarà esaminata e formalmente avallata dalla Commissione.

Negli ultimi cinque anni la Commissione europea ha finanziato con circa 600 milioni di euro oltre 120 progetti di ricerca sulla robotica. Le iniziative affrontano problemi come la comprensione di una scena o di una situazione, la percezione della realtà mediante sensori artificiali (informazioni visive e tattili computerizzate, ecc.) e azioni “fisiche” come afferrare oggetti o muoversi negli spazi della vita quotidiana. Nel 2010 la domanda globale per robot e prodotti legati alla robotica era di circa 15,5 miliardi di euro, di cui approssimativamente 3 miliardi di euro proveniva dall’Europa.

Da un recente studio di Eurobarometro sulla robotica è emerso che oltre due terzi dei cittadini dell’Ue (il 70%) ha un’opinione positiva sui robot. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio concorda sul fatto che i robot siano necessari poiché possono svolgere lavori che sono troppo faticosi o troppo pericolosi per gli esseri umani (88%) e che il loro impiego abbia risvolti positivi a livello sociale perché i robot aiutano le persone (76%).

La Commissione europea sostiene inoltre gli studi sulla robotica nell’ambito dei suoi programmi quadro di finanziamento per la ricerca e l’innovazione. Il Parlamento europeo e il Consiglio stanno discutendo la proposta della Commissione su Orizzonte 2020. Nel periodo 2014-2020 e con un bilancio indicativo di 80 miliardi di euro, il programma rientra tra le azioni volte a dare un nuovo impulso alla crescita e all’occupazione in Europa. Promuovere e concentrarsi sugli impegni assunti nell’ambito della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione è uno dei principali aspetti dell’Agenda digitale europea.

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