RAPPORTO OVUM

Ovum, la banda larga traina il mercato dei componenti ottici

Positive le previsioni a lungo termine nonostante la calma piatta del secondo trimestre 2012. “Prodotti per ampliare la banda l’area di crescita più rilevante”

Pubblicato il 04 Ott 2012

Luciana Maci

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Sono positive le previsioni a lungo termine per i componenti ottici. Secondo Ovum, società internazionale di ricerche di mercato, da settembre a dicembre 2012 il mercato potrebbe aumentare in maniera sequenziale del 4% e a fine anno raggiungere un giro d’affari di 6,6 miliardi di dollari perché “la domanda di banda larga continuerà a crescere”.

Dalla ricerca emerge che il mercato globale dei componenti ottici ha registrato entrate per 1,6 miliardi di dollari da maggio ad agosto 2012, tenendo il passo con i risultati del primo quarto dell’anno ma senza riuscire a superarli. Il buon andamento dei primi quattro mesi è in gran parte dovuto, sottolinea Ovum, alla ripresa della capacità di produzione come era prima delle inondazioni in Thailandia. Iniziate a luglio 2011 nel Paese asiatico, le inondazioni, oltre a provocare centinaia di morti e ingenti danni, causarono la completa distruzione di varie aziende tra cui la Nikon, che produceva reflex e ottiche. Ma adesso, con Fabrinet che ha aperto una nuova sede produttiva in Thailandia, il mercato è tornato di livelli di prima del disastro.

I risultati del secondo quarto 2012, ritenuti “piatti” rispetto al primo quarto, sono più che altro dovuti, spiegano i ricercatori, a una domanda più debole del previsto e all’incertezza macroeconomica.

Tra i dieci principali fornitori, Ovum individua Oclaro e Neophotonics, che “hanno guidato il mercato con il 17% di espansione sequenziale”. In particolare Oclaro può vantare il ritmo di crescita migliore nel secondo quarto 2012, dopo aver concluso la fusione con Opnext. Nel frattempo Finisar, azienda leader, ha registrato una contrazione dell’8%, il calo più rilevante tra le top-ten. Daryl Inniss, autrice della ricerca, evidenzia che “la crescita è arrivata dal Nord America e dal Giappone, mentre è emersa la costante debolezza dell’Europa e anche della Cina a partire da marzo”.

In ogni caso il traffico sta aumentando, perciò sono richiesti soprattutto i prodotti che supportano trasmissioni ad ampiezza di banda più larga. Questo si traduce in una domanda più elevata per velocità di trasmissione dati dai 10 ai 40 ai 100 Giga bit per secondo (Gbps), che è anche l’area di crescita più rilevante. “I clienti importanti e le richieste extra sono arrivate per 40 e i 100 Giga, mentre l’Xfp (piccolo elemento pluggable da 10 Giga) ha registrato una performance peggiore rispetto al passato”.

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