LA CRISI

Zte in forte perdita e il caso Usa incombe sull’ultimo quarter

Per l’ultimo trimestre dell’anno si stima una perdita netta di circa 318 milioni di dollari. E le accuse di spionaggio da parte del governo americano rischiano di peggiorare la situazione

Pubblicato il 15 Ott 2012

Luciana Maci

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Prospettive poco favorevoli per Zte dopo che il colosso cinese dell’IT ha diffuso previsioni di forti perdite per gli ultimi tre mesi del 2012: un altro brutto colpo per il provider di apparati per le telecomunicazioni, accusato di recente dal Congresso Usa, insieme al “collega” Huawei, di “rappresentare una potenziale fonte di spionaggio” per gli Stati Uniti.

Questo fine settimana la company ha diffuso un profit warning sui risultati del terzo quarter del 2012. Il gruppo stima nel periodo perdite nette tra 1,9 e 2 miliardi di yuan (circa 235 milioni-318 milioni di dollari).

Secondo Jones Ku, analista alla Barclays, i risultati sono stati “molto più negativi del previsto e il peggio potrebbe ancora arrivare”. Ad influire sul cattivo andamento economico di Zte sono, sempre secondo l’esperto, la crisi del debito europeo, il rallentamento dell’economia negli Usa e in Cina e la situazione generalmente critica dell’intero settore internazionale degli operatori di telecomunicazioni.

Lo scenario già piuttosto fosco è ulteriormente incupito dal recente attacco del Congresso Usa a Huawei e Zte, accusate di essere una minaccia per la sicurezza nazionale nonostante le secche smentite degli interessati. Gli analisti sono certi che le accuse si tradurranno nell’esclusione dei due colossi asiatici dal mercato statunitense nei prossimi anni. Nonostante allo stato attuale gli Usa rappresentino una piccola quota di mercato nel business di Zte e Huawei, in ogni caso le mancate opportunità costituiranno un freno alla crescita delle due aziende in territorio americano e probabilmente anche altrove. Si teme infatti che possa verificarsi una sorta di reazione a catena per cui anche altri governi internazionali cominceranno a sospettare di spionaggio i gruppi cinesi.

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