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Google, Standard & Poor’s alza il rating

Promossa di un grado a AA da AA- la valutazione sul credito corporate del motore di ricerca. Secondo l’agenzia, margini e performance dell’advertising online e mobile sono solidi

Pubblicato il 21 Nov 2012

Paolo Anastasio

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Standard & Poor’s ha alzato il rating di Google. L’agenzia di rating ha aumentato di un grado la valutazione sul motore di ricerca, motivando la decisione con la buona performance operativa e con le buone prospettive legate al core business di Google, vale a dire la pubblicità mobile, il display advertising e la crescita a lungo termine dell’azienda.

Philip Schrank, analista di Standard & Poor’s, ha aggiunto che Google continua a mantenere “ottimi livelli di liquidità, una policy finanziaria conservativa e un profilo di rischio finanziario minimo”.
S&P ha alzato il rating sul credito corporate di Google a AA da AA-. L’outlook sul credito del motore di ricerca ora è stabile e riflette le previsioni secondo cui il motore di ricerca sarà in grado di mantenere il suo primato nel mercato del search online, nel business del display e dell’advertising generando crescita di profitti nei mercati emergenti.

Secondo l’agenzia di rating il business di Google continuerà a mostrare una crescita sana sul lungo termine perché i consumatori passano più tempo online e gli inserzionisti sempre più stanno spostando i loro budget pubblicitari verso i canali online. S&P ha inoltre sottolineato che i ricavi di Google non sono concnetrati in specifiche aree geografiche e nemmeno su client o mercati verticali. I margini sono alti e relativamente stabili.

Il mese scorso Google ha registrato per il terzo trimestre una flessione del 20% degli utili a 2,18 miliardi di dollari, su cui pesa la flessione del fatturato derivante dalle pubblicità sul motore di ricerca e su YouTube. Il tasso di crescita delle vendite pubblicitarie è stabilmente in calo da metà del 2011.

Tuttavia, i ricavi trimestrali sono aumentati del 45% a 14,1 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, grazie all’incorporazione di Motorola Mobility nel perimetro dell’azienda.

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