SEMICONDUTTORI

Stm esce da jv St-Ericsson

Annunciato un nuovo piano strategico che punta a un margine operativo del 10%. L’ad Carlo Bozotti: “Ci concentreremo su prodotti Sense and Power e Automotive e nelle soluzioni per l’embedded processing”

Pubblicato il 10 Dic 2012

P.A.

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STMicroelectronics (Stm) ha annunciato un nuovo piano strategico, con la focalizzazione su cinque linee di business, e l’uscita dalla joint venture ST-Ericsson entro il terzo trimestre del 2013. L’obiettivo del fornitore di semiconduttori è raggiungere un margine operativo del 10%.

Carlo Bozotti, presidente e amministratore delegato di ST ha dichiarato: “Oggi annunciamo la nuova ST, in linea con il nuovo contesto del mercato, sulla base del quale abbiamo preso la decisione di uscire da ST-Ericsson dopo un periodo di transizione. Continueremo a sostenere ST-Ericsson come partner nella supply chain e nelle tecnologie di processo avanzate e come fornitore di proprietà intellettuale nel campo dei processori applicativi”.

“La nuova strategia è centrata sulla nostra leadership nei prodotti Sense and Power e Automotive e nelle soluzioni per l’embedded processing”, ha aggiunto Bozotti. In particolare, St intende concentrarsi “su cinque aree di prodotto: Mems e sensori, potenza intelligente, prodotti Automotive, microcontrollori e processori applicativi includendo l’elettronica di consumo digitale. Per queste famiglie di prodotti si prospettano indici di crescita sostenuti per effetto dei trend in atto nel mondo”.

Si tratta – ha osservato Bozotti – delle famiglie di prodotto più in sintonia con le nostre posizioni di leadership sul mercato e nelle quali abbiamo vantaggi competitivi. I nostri prodotti innovativi in queste aree, uniti a tecnologia e capacità di produzione di eccellenza, accrescono ulteriormente le nostre opportunità di conseguire una crescita significativa e guadagnare quote di mercato. La nuova ST – ha concluso – sarà più focalizzata, più snella e meglio posizionata per apportare valore ai nostri clienti e ai nostri azionisti, con l’obbiettivo di realizzare rapidamente margini operativi intorno al 10%”.

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