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Natale 2012 all’insegna dei regali hi-tech e dello shopping online

Secondo un’indagine dell’Unione Nazionale Consumatori il 40% degli e-shopper sceglierà un “dono” tecnologico. Siti di social shopping e Amazon i canali di acquisto preferiti

Pubblicato il 11 Dic 2012

F.Me.

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Acquisteranno soprattutto prodotti hi-tech preferendo i canali del social shopping (Groupon, Groupalia, Poinx) e utilizzando una carta prepagata. E’ l’identikit dell’e-shopper natalizio che emerge dal sondaggio “Il tuo Natale è online?”, realizzato dall’Unc, l’Unione Nazionale Consumatori.
“Se più di 5 milioni di italiani acquisteranno i regali sul web, davvero questo può essere definito il primo Natale online della storia”, sottolinea Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unc. Il 40% degli intervistati per il sondaggio ha infatti dichiarato di acquistare online prodotti hi-tech, il 34% trattamenti estetici, cene e week end fuori porta; il 18% predilige abbigliamento e calzature e solo l’8% generi alimentari.

I canali preferiti sono i social shopping (43%), seguiti da portali come Amazon (27%), e-shop (19%) e aste online (11%), mentre il metodo di pagamento più utilizzato sono carte prepagate o PayPal (63%) e carta di credito (29%), mentre il 7% paga alla consegna in contrassegno e solo l’1% affettua un bonifico bancario.

“I risultati del sondaggio -commenta Dona– sono abbastanza positivi perche’ emerge un e-consumer piuttosto preparato sulle caratteristiche della Rete e consapevole dei suoi diritti di consumatore online. Il 37% degli intervistati alla domanda sulla possibilità di cambiare idea risponde correttamente ‘sì’, ma entro dieci giorni lavorativi’; il 32% afferma che ‘dipende dal sito’, il 28% ‘solo se il prodotto è difettoso’ e il 3% ‘mai”.

Secondo Dona, “fa ben sperare anche la risposta alla domanda sul risparmio: ben il 72% degli intervistati sa che il risparmio è possibile, ma bisogna cercare le offerte con attenzione (e sostiene che internet fa risparmiare ‘a volte’), mentre solo il 22% risponde ‘sempre’, mentre resta un 2% pessimista che dichiara ‘mai’. Il rischio che si corre spesso, infatti, è che, soprattutto acquistando sui siti di social shopping si compri qualcosa di cui non si ha realmente bisogno, più che altro attratti dallo sconto”.

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