LA "NUOVA" AGENDA

Agenda digitale, ecco il piano Ue 2013-2014

Banda larga e copyright fra i “nodi” da sciogliere: bisognerà accelerare su investimenti e regole

Pubblicato il 17 Dic 2012

Mila Fiordalisi

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La Commissione europea adotterà domani la comunicazione “L’Agenda digitale per l’Europa – Guidare la crescita digitale dell’Europa” che metterà nero su bianco le priorità dell’Agenda digitale per il biennio 2013-2014.

A svelare il piano sarà la titolare dell’Agenda digitale, il commissario Ue Neelie Kroes. Al momento non si conoscono ancora i dettagli ma a giudicare dagli interventi che la Kroes ha tenuto negli ultimi mesi e alle priorità più volte annunciate le novità più attese sono sui temi banda larga e copyright.

Sulle Ngn il commissario Kroes partita a suo tempo in quarta – al momento del suo insediamento aveva annunciato obiettivi ambiziosi in termini di fibra ottica – ha dovuto già fare dietrofront ridimensionando gli annunci, anche e soprattutto considerate le difficoltà delle telco a reperire risorse da investire in tempi di crisi economica e di margini sempre più risicati sul fronte revenues dal fisso. Molti peraltro gli incumbent che hanno annunciato di voler procedere a step, privilegiando in prima battuta il potenziamento del rame attraverso il vectoring per poi passare progressivamente alla fibra tenendo conto della reale domanda di mercato.

Gli investimenti sono fermi anche a causa della mancanza di regole, anche se nei giorni scorsi è stata presentata la bozza di Raccomandazione Nga che prevede di fissare un tetto fra gli 8 e i 10 euro alle tariffe di accesso wholesale al rame (molti i Paesi che saranno costretti a rivedere al rialzo i propri listini) per consentire alle telco di reperire le risorse da investire nella realizzazione delle infrastrutture ultrabroaband.

Riguardo al copyright, altro tema scottante, la Commissione ha già fissato al 2014 la deadline per l’emanazione di una nuova direttiva per aggiornare l’attuale quadro regolatorio e quindi inevitabilmente la questione sarà fra quelle clou del biennio a venire. La Commissione europea lo scorso 5 dicembre ha annunciato che un dialogo “strutturato” sarà avviato all’inizio del 2013 per risolvere le principali problematiche tra cui la portabilità transfrontaliera dei contenuti, la questione degli user generated content e del data mining, i prelievi sulle copie private.

“L’obiettivo della Commissione è quello di garantire che il copyright si adatti adatto al nuovo contesto digitale, garantendo la giusta remunerazione ai titolari dei diritti e allo stesso tempo una maggiore scelta di contenuti per gli utenti – spiega una nota di Bruxelles – Sono già stati fatti progressi con l’attuazione, a maggio 2011, dell’ Intellectual Property Rights Strategy, ma rimangono una serie di questioni che devono essere affrontate per garantire un efficace mercato unico in questo settore e combattere la pirateria”.

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