LA CRISI

Dell: pc in picchiata, punta al delisting

Il terzo produttore mondiale di pc soffre la concorrenza dei tablet e cerca alleati finanziari per abbandonare la Borsa dove nell’ultimo anno ha perso un terzo del suo valore

Pubblicato il 15 Gen 2013

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La crisi dei pc pesa su Dell, terzo produttore mondiale di personal computer in crisi nera, che sta cercando alleati per uscire da listino di Wall Street limitando così le perdite. Secondo indiscrezioni di Bloomberg, Dell sarebbe in trattativa con almeno due fondi d’investimento privati, per cedere quote e se possibile abbandonare la Borsa, dove l’anno scorso ha perso un terzo del suo valore. Negoziati sarebbero in corso con Tpg Capital e Silver Lake, che potrebbero consentire il buyout e il conseguente delisting. Un accordo potrebbe essere comunicato entro la settimana. Il market value di Dell all’11 gennaio scorso è pari a 18,9 miliardi di dollari.

Lasciare Wall Street consentirebbe a Dell di non doversi sottoporre alle forche caudine delle trimestrali e all’assillo degli analisti, e di pensare con calma al futuro.

Dell ha chiuso il terzo trimestre con ricavi e utili per azione inferiori alle attese degli analisti. A fronte di previsioni per 13,9 miliardi di dollari di ricavi e utili per azione per 0,40 dollari, l’azienda ha registrato performance inferiori alle attese, pari a 13,7 miliardi di ricavi e 0,39 dollari per azione.

Dell sta pagando sulla sua pelle il declino del mercato dei pc tradizionali, che secondo stime di Gartner hanno registrato un calo di vendite del 5% nel periodo natalizio.

“I tablet hanno cambiato radicalmente lo scenario per i pc. Non tanto cannibalizzando le vendite di pc, quanto invece causando un cambio netto della modalità di consumo: i clienti preferiscono acquistare un tablet piuttosto che sostituire un vecchio pc con uno nuovo”, dice Mikako Kitagawa, analista di Gartner.

“Se in passato pensavamo ad un mondo nel quale gli utenti avrebbero posseduto entrambe le cose, un pc e un tablet, oggi come oggi invece vediamo che nella maggior parte dei casi gli individui stanno cambiando le loro abitudini di consumo a favore del tablet. L’utilizzo del pc è condiviso, limitato a compiti creativi e amministrativi”, aggiunge Kitagawa. Insomma, il pc è nell’angolo mentre tablet e smartphone guadagnano sempre più spazio.

Nell’ultimo anno l’amministratore delegato Michael Dell ha tentato di imprimere una sterzata all’azienda. L’obiettivo del 47enne, che detine una quota del 15,7%, è trasformare il gruppo, in un protagonista dei servizi ai clienti aziendali. Ma finora i suoi sforzi non hanno dato sufficienti frutti.

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