SOS BYOA

Gartner: app, le aziende se le faranno in-house

Di qui al 2017 il 25% delle imprese avrà un “magazzino” virtuale con applicazioni dedicate. Un modo per “personalizzare” il business, ma anche per fronteggiare il pericoloso fenomendo del Byoa (Bring your own application) che mette a rischio la sicurezza dell’IT

Pubblicato il 12 Feb 2013

L.M.

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Nel futuro delle imprese ci sono gli app store “interni”. Ne è convinta Gartner, secondo la quale entro il 2017 il 25% delle aziende possiederà un “magazzino” di applicazioni per gestire le app aziendali su pc e dispositivi mobili. Questa soluzione, sottolinea la società di ricerche, garantirà maggiore controllo sulle app usate dai dipendenti, sulle spese per i software e una migliore capacità di negoziazione con i venditori di applicazioni.

“Il download di app da store pubblici – sostiene Ian Finley, vicepresidente delle ricerche di Gartner – può rappresentare un danno per la sicurezza IT”. L’esperto, in particolare, sottolinea la nascita di un nuovo fenomeno: “Bring your own application” (Byoa), ovvero l’abitudine dei dipendenti di portare al lavoro applicazioni “esterne”, divenuta importante almeno quanto il Byod (Bring your own device) per la strategia mobile complessiva di un gruppo industriale.

A far crescere la richiesta e l’adozione da parte delle imprese di app store aziendali sono soprattutto, sempre secondo Gartner, il crescente numero di dispositivi mobili aziendali e l’adozione da parte delle organizzazione dell’Mdm (Mobile device management), gestione dei device mobili all’interno delle imprese.

“Oggi – spiega Finley – molti provider Mdm stanno lanciando app store più sofisticati che possono essere ospitati dalle imprese, accessibili da smartphone, tablet e pc. Lo sviluppo delle mobile app e il supporto dell’Mdm guiderà l’implementazione della maggior parte di app store tra i prossimi 12-18 mesi”.

Inoltre i “magazzini aziendali di applicazioni” garantiscono all’azienda la possibilità di appropriarsi in modo automatico delle licenze software collegate.

Altro vantaggio degli app store aziendali “è che ampliano la possibilità di scelta – spiega Stewart Buchanan, vicepresidente delle ricerche di Gartner – incoraggiando i provider a proporre applicazioni competitive, e aiutano a monitorare la richiesta di app popolari”.

Secondo Gartner, però, sono ancora poche le companies in grado di controllare l’intera catena del valore mobile. Quindi le aziende IT dovrebbero passare dal tradizionale approccio di selezionare dispositivi e software per gli utenti a quello di stabilire una più efficace e trasparente policy relativa alle app.

“L’implementazione di un app store aziendale – commenta Brian Prentice, vicepresidente delle ricerche di Gartner – dovrebbe essere vista come una componente della strategia delle applicazioni di un’organizzazione, piuttosto che una strategia di infrastruttura. Il fattore determinante per il successo è la fornitura di app. Come risultato, i responsabili dovrebbero avere responsabilità totale per qualsiasi iniziativa relativa agli app store, ma sempre lavorando in collaborazione con le altre squadre”.

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