NON SOLO CRISI

Enterasys Italia vola sulle ali del Byod

Fatturato in crescita di alcuni punti percentuali nel 2012. Il country manager Ghizzoni: “Il fenomeno del Bring your own device obbliga le aziende a rafforzare sistemi di identificazione e filtraggio dei contenuti”

Pubblicato il 20 Feb 2013

Piero Todorovich

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“Malgrado la crisi, il 2012 è stato un anno per noi positivo, chiuso con una crescita del fatturato di alcuni punti percentuali rispetto al precedente”, ha esordito Renzo Ghizzoni, country manager per l’Italia di Enterasys nell’incontro di ieri a Milano. Significativo il fatto che la società di reti, facente capo a Siemens Communications Group, abbia ottenuto questo risultato (non reso pubblico nelle cifre) sui mercati dell’education, della sanità pubblica e privata, utility e dei servizi: oggi poco brillanti per spesa hi-tech e dinamismo.

Gli investimenti negli apparati di rete data center e di accesso wireless prodotti da Enterasys sarebero stati sostenuti da rinnovamenti strutturali a loro volta sostenuti dall’emergere dei nuovi utilizzi delle reti. “In primo piano c’è l’utilizzo di sistemi mobili – spiega Ghizzoni – che è diventato più impegnativo e strategico, rendendo inadatte le reti wireless installate negli ultimi tre anni, per utilizzi non critici”. Un altro tema che ha sostenuto la domanda è il Bring Your Own Device (Byod): “Il trend che spinge oggi le aziende ad aprire la propria rete ai dispositivi personali dei dipendenti, con la conseguenza di dover rafforzare i sistemi di identificazione degli utenti, di sicurezza e di filtraggio di contenuti indesiderati”.

Secondo Ghizzoni, la domanda di soluzioni di rete a supporto della mobilità ha segnato un forte balzo nei conti di Enterasys degli ultimi due anni: “Ad oggi, le componenti per reti mobili sono il 40% del nostro fatturato e segnano crescite a due cifre che prevediamo possano continuare nel 2013”. Sul fronte delle infrastrutture di rete per i data center, Enterasys ha beneficiato dei progetti di rinnovamento delle sale dati, con la sostituzione degli apparati di vecchia concezione a favore delle nuove soluzioni che permettono un superiore livello di automazione e gestione della qualità dei servizi erogati. In quest’area si collocano gli investimenti tecnologici fatti dall’azienda nelle “Software Definited Network” (SDN), ossia nelle nuove reti “programmabili” che diventano più agili e flessibili in funzione delle esigenze di servizio. Un contesto in cui è vitale la capacità dell’infrastruttura di riconoscere i dati in transito in funzione delle applicazioni che li hanno generati (non più solo in funzione del protocollo) e quindi assegnare le priorità appropriate.

Enterasys è oggi alla ricerca in Italia di partner commerciali con competenze verticali adatte ad applicare le tecnologie di rete da essa prodotte in progetti concreti per scuole, ospedali e pubbliche amministrazioni. “Sono i campi in cui abbiamo il maggior numero di esperienze negli Usa e in Europa e in cui ci è stata riconosciuta eccellenza”, spiega Ghizzoni, consapevole però delle difficoltà che questi settori stanno attraversando in Italia, sia pure con la prospettiva di qualche apertura in seguito all’insediamento di un nuovo Governo. Enterasys dichiara di aver realizzato e in corso, anche in Italia, significativi progetti di connettività wireless presso istituti scolastici e sanitari privati. “Soluzioni che permettono a uffici, università e istituti scolastici di dare coperture wireless affidabili, non paragonabili a quelle disponibili. La situazione economica è difficile, ma l’innovazione nella PA e nella formazione non può non passare attraverso maggiori investimenti nelle aree in cui operiamo”, conclude Ghizzoni.

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