I DATI

L’elettronica italiana resiste alla crisi

Nel 2012 i dati Istat evidenziano un incremento tendenziale del fatturato pari al 25%. Bene anche gli ordinativi, in controtendenza rispetto agli altri settori industriali

Pubblicato il 20 Feb 2013

Giampiero Rossi

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L’industria italiana dell’elettronica resiste alla crisi. Secondo i dati 2012 dell’Istat sul fatturato dei singoli comparti, l’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra per il settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+25,1%) mentre la diminuzione più marcata riguarda le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-18,7%). Per gli ordinativi l’aumento tendenziale più marcato si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche (+11,4%) mentre il calo più rilevante si osserva nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26%). Complessivamente il fatturato totale dell’industria diminuisce in termini tendenziali del 6,3%, con un calo del 9,2% sul mercato interno e dello 0,5% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+3,9%) e per i beni di consumo (+0,1%) mentre sono in diminuzione energia (-0,8%) e beni intermedi (-0,1%).

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