LA POLEMICA

Apple: guerra sui dividendi, Einhorn si appella agli azionisti

Dopo aver intentato causa contro la Mela, il gestore dell’hedge fund Greenlight Capital, che detiene 1,3 milioni di azioni Apple, punta a convincere gli shareholder: “All’assemblea del 27 febbraio non votate per eliminare le azioni privilegiate”

Pubblicato il 22 Feb 2013

L.M.

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David Einhorn, gestore dell’hedge fund Greenlight Capital (che detiene 1,3 milioni di azioni Apple, pari allo 0,12%), prosegue nel la sua sfida al top management della Mela facendo appello direttamente agli azionisti affinché “convincano” il gruppo a continuare a distribuire le azioni privilegiate.

In una conference call con investitori e giornalisti, il magnate ha sollecitato ieri i possessori di azioni della Apple a inviare un chiaro messaggio ai vertici del gigante informatico, in occasione dell’annuale incontro degli shareholder il prossimo 27 febbraio, votando contro la paventata proposta – detta “Proposal 2” – di abolire il sistema di emissioni di azioni privilegiate a discrezione.

La battaglia è stata lanciata ufficialmente da Einhorn lo scorso 7 febbraio, quando ha annunciato una causa giudiziaria contro il gigante fondato da Steve Jobs proprio per bloccare il voto sulla “Proposal 2”. La tesi del capo di Greenlight Capital è che Apple sta seduta su un tesoro di 137 miliardi di dollari in contanti e investimenti a lungo e breve termine, ma li gestisce con una mentalità da “era della Grande Depressione” e tende a tenere per sé ciò che invece dovrebbe redistribuire.

Per il momento la Mela non ha commentato la decisione del fund manager di appellarsi direttamente agli azionisti. La scorsa settimana il Ceo Tim Cook aveva liquidato la causa intentata da Einhorn come uno “sciocco spettacolino”. Tuttavia ha aggiunto che il consiglio di amministrazione sta valutando con attenzione la possibilità di emettere azioni privilegiate, ma allo stesso tempo sta considerando altre modalità di condividere il suo tesoro da 137 miliardi.

Intanto è arrivata una critica a Einhorn anche da parte di un investitore nel fondo Greenlight, la Nathan Cummings Foundation. In una lettera il presidente e Ceo, Simon Greer, si è detto “sgomento” per la decisione della star degli hedge fund di intentare una causa e ha confermato la sua “opposizione”.

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