E-learning con l’Università Suor Orsola Benincasa

Pubblicato il 11 Mar 2013

Docebo, leader italiano delle tecnologie e-learning, ha finanziato una prima azione di ricerca per sviluppare e innovare i propri prodotti e servizi in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Le due parti hanno formalizzato e attivato un progetto allo scopo di costruire una rete virtuosa di competenze per lo sviluppo di soluzioni e di metodologie innovative nel campo dell’e-learning e della formazione a distanza. Digital Space Makes School. Apprendimento e formazione al tempo del web 3.0 è il progetto di cui è responsabile Maria D’Ambrosio, professore di Pedagogia generale e sociale all’Università Suor Orsola Benincasa, con cui si inaugura questa collaborazione e che guarda alla scuola come ad un contesto strategico dove situare e attualizzare la ricerca accademica condotta da anni nel segno di un’estetica della formazione e della comunicazione. Un progetto, dunque, che propone di progettare e fare scuola secondo un’altra geografia pedagogica che connette spazi fisici e spazi digitali, nella continua ricerca di un ambiente cognitivo efficace per le nuove generazioni e per tutta la comunità educante.

Da sottolineare inoltre l’impegno e l’investimento verso il Sud del Paese e soprattutto nella città di Napoli, per valorizzarne i talenti e le eccellenze locali e soprattutto contribuire al rilancio dell’occupazione nella capitale del Mezzogiorno. A questo proposito è opportuno sottolineare che Docebo da tempo collabora con il mondo universitario attingendo dal talent pool tramite servizi dedicati come stage & placement, per introdurre e formare studenti e neolaureati e facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Docebo si pone come attore primario e innovatore, non solo in ambito aziendale e tecnologico ma anche grazie alla lungimiranza del suo Ceo e fondatore, Claudio Erba, che guarda con interesse all’importanza dell’investimento in ambito accademico.

Ad ulteriore testimonianza di questa visione, l’azienda si presenta come uno dei protagonisti fondamentali del nuovo corso, sposando a pieno titolo l’Agenda Digitale Italiana, per ciò che concerne uno dei suoi pilastri fondamentali: Ricerca & Innovazione.

La formazione continua degli insegnanti e del personale non docente, l’aggiornamento professionale e le politiche di formazione e valorizzazione delle risorse umane, l’interazione e l’allineamento tra università e mondo del lavoro, l’attuazione di specifiche policy all’interno del Programma Science and Society sono alcuni elementi chiave che concorreranno al raggiungimento di obiettivi di inclusione sociale e partecipativa dei cittadini europei.

L’Università Suor Orsola con il Dipartimento di Scienze della Formazione, e in particolare le cattedre di Pedagogia della Comunicazione, di Formazione e cultura digitale e di Progettazione e formazione a distanza hanno sviluppato attività di ricerca e formazione sul tema del digital Learning.

Maria D’Ambrosio, direttore del Progetto di Ricerca, parteciperà con una relazione dal titolo “Re-mapping the educational spaces. The emergence of embodied education and digital epistemology. A school experience” alla Conferenza ‘Learning & Teaching with Media & Technology prevista venerdì 8 Marzo dalle ore 8:30 alle 10:30.

“In un periodo di incertezza economica, come quello che stiamo attualmente vivendo, è fondamentale continuare ad investire nella ricerca universitaria, soprattutto in Italia”, spiega Claudio Erba, Ceo e fondatore di Docebo. “Creare sinergie tra mondo scolastico e mondo del lavoro, rappresenta solo la punta di un iceberg, ma dare vita a progetti di ricerca coordinati e finalizzati alla creazione e lancio di nuovi prodotti e soluzioni per determinati settori rappresenta la vera e propria trasformazione di un’idea in un progetto concreto”.

I risultati di questa attività congiunta, collegando la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico di matrice professionale, si prefiggono l’identificazione del web e degli LMS (Learning Management Systems) come ‘spazi educativi e formativi’ che la scuola deve legittimare come veri e propri ambienti cognitivi. In tal senso la ricerca è calata nello specifico del contesto scolastico e intende coinvolgere i docenti all’interno di una comunità di pratica che, nello sperimentare altre pratiche di apprendimento e formazione, possa contribuire a sviluppare soluzioni sostenibili legate alle potenzialità dell’e-learning.

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