Il “sincrono” del Cnr mette le ali ai domini .it

Il Registro .it dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr ha attivato un nuovo sistema di registrazione dei nomi Internet con la targa italiana “.it” grazie al quale le operazioni di registrazione avvengono in tempo reale

Pubblicato il 09 Ott 2009

L’effetto sincrono mette le ali ai domini .it. Le nuove regole di
registrazione del Registro .it, l’organismo dell’Istituto di
Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di
Pisa (Iit-Cnr) che assegna e gestisce i nomi della rete a suffisso
.it , hanno da subito innescato un netto incremento nel numero
medio di registrazioni giornaliere: dal 28 settembre scorso, giorno
in cui è entrato in funzione il nuovo sistema “sincrono”,
completamente automatizzato, sono stati attivati quasi 2mila nuovi
domini al giorno, contro una media di 1.156 rilevata nel corso del
2009. Grazie al nuovo sistema, gli utenti finali non devono più
inviare alcuna documentazione cartacea al Registro .it e i nomi
richiesti sono visibili su Internet nel volgere di poche ore: un
sostanziale passo in avanti in termini di rapidità ed efficienza
del servizio.

Già il primo giorno di operatività, il Registro ha attivato 723
nuovi domini in tempo reale, cui si sono aggiunti altri 1.638
domini registrati secondo le vecchie procedure “asincrone” (i
due sistemi coesisteranno in parallelo per i prossimi due anni).
Due giorni dopo, il gap tra nuove registrazioni sincrone e
asincrone si era notevolmente abbassato (962 contro 1.164). E
venerdì 2 ottobre è avvenuto il sorpasso, con 1.154 registrazioni
con il nuovo sistema e 965 asincrone; la tendenza degli utenti a
privilegiare le registrazioni in tempo reale si è ulteriormente
amplificata, come dimostrano i dati di martedì 6 ottobre (1.005
nuove registrazioni sincrone, 752 asincrone) e mercoledì 7 (1.057
contro 480). Da rilevare che il nuovo sistema consente agli utenti
di attivare domini .it anche il sabato e la domenica (operazione
non possibile con le vecchie procedure che richiedono il controllo
manuale da parte degli operatori): nel primo fine settimana di
attività sono stati registrati complessivamente 753 nuovi nomi a
dominio.

Il primo dominio “sincrono” è stato registrato lunedì 28
settembre alle 11 e
48 secondi, nemmeno un minuto dopo l’avvio del nuovo sistema: è
kutabeach.it.
“I primi dati, pur largamente parziali e suscettibili di
variazioni nel medio periodo, testimoniano l‘interesse degli
operatori e degli utenti  per le nuove procedure”, osserva il
direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr e
responsabile del Registro, Domenico Laforenza. “Grazie al sistema
‘sincrono’, i tempi effettivi di registrazione dei domini .it
sono passati da una media di due, tre giorni a circa tre ore: senza
considerare la facilità e l’immediatezza delle procedure. Il
nuovo sistema, basato sul protocollo standard Epp, supera il limite
delle procedure “asincrone”, che prevedono l’invio via fax al
Registro dei principali documenti necessari all’attivazione di un
dominio .it. Resta comunque operativa anche la registrazione
“asincrona” al fine di consentire a tutti gli operatori del
settore di migrare senza strappi verso le nuove procedure”.

Un’ulteriore spinta alle registrazioni – e, più in generale,
alla diffusione di Internet in Italia – è attesa dalla campagna
di comunicazione che il Registro attuerà a partire dal prossimo
novembre.

Per le operazioni di registrazione gli utenti finali devono
rivolgersi ai registrar (società che operano con le nuove
procedure automatizzate) o ai maintainer (che lavorano in modalità
“asincrona”). A oggi i maintainer accreditati sono 1.990, in
larga misura (95%) italiani. Tra i registrar, invece, la presenza
straniera è decisamente più consistente: dei 133 operatori che
hanno sottoscritto il contratto – ma la lista è in continuo
aggiornamento – gli operatori esteri sono già il 20%.

Il Registro .it conta 1.737.270 domini registrati (dato rilevato
l’8
ottobre: erano 1.623.705 a fine 2008) e, per dimensioni, è il
quinto d’Europa e il settimo del mondo tra i registri
“geografici” (ovvero, quelli che identificano una nazione o un
territorio, come .fr per la Francia, .de per la Germania o .uk per
il Regno Unito).

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