TRASPARENZA

Marino (Pd): “Online le mie spese per primarie Campidoglio”

Il candidato a sindaco di Roma mette in rete i costi della campagna elettorale (circa 36mila euro) e invita i colleghi a fare altrettanto. Anche Matteo Renzi pubblica sul web i finanziamenti alla sua Fondazione Big Bang

Pubblicato il 03 Apr 2013

Luciana Maci

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Fare della trasparenza dei dati il fulcro della politica. Con questo obiettivo Ignazio Marino, candidato sindaco alle primarie del centrosinistra per Roma, ha messo online le spese per la sua campagna ed esortato i colleghi politici a fare lo stesso.

“Nella campagna per il Campidoglio – ha detto l’esponente del Pd – tutti i candidati assicurano di voler fare della trasparenza il fulcro della loro politica. Allora iniziamo da questo: io ho messo online tutto quello che ho speso, dall’affitto della sala all’Eliseo ai costi degli adesivi. E ho cercato di dettagliare le spese, di renderle comprensibili e trasparenti per tutti i cittadini che vogliano consultarle. Vorrei che gli altri candidati alle primarie – ha proseguito – facessero lo stesso, in modo da certificare davanti a tutti che il tetto di spesa di 50mila euro (fissato per le primarie) sia stato rispettato. È un gesto di rispetto verso le persone a cui stiamo chiedendo il voto e anche un modo per dire che con me il Campidoglio tornerà ad essere una istituzione trasparente e lontana dagli scandali a cui ci ha abituato la Giunta Alemanno. Non si può solo parlare di trasparenza, bisogna dimostrare di essere trasparenti. Questa è un’ottima occasione”.

In tutto la campagna elettorale di Marino è costata 36.216 euro. Tra le curiosità, il ‘prezzo minimo’ pagato per la sede del comitato (solo 500 euro, quasi un record per Roma), dotato di attrezzature e cancelleria per 1.000 euro; gli 800 euro di rimborso trasporto per i volontari; i 500 euro investiti nella campagna pubblicitaria su Facebook; i 2mila serviti all’ideazione e alla produzione di cinque video.

Sempre in queste ore anche Matteo Renzi, già candidato alle primarie per leader del centrosinistra organizzate l’anno scorso dal Pd, ha fatto un gesto di trasparenza, pubblicando online i finanziamenti alla sua Fondazione Big Bang con tanto di nomi di molti dei finanziatori. Il totale dei soldi incassati ammonta a 814.502,23 euro. Tra i finanziatori, che hanno autorizzato la pubblicazione del nome, spiccano il finanziere David Serra e la moglie Anna Barasi che hanno versato 100 mila euro. Durante le primarie Serra, titolare di una società finanziaria londinese, fu al centro di una vivace polemica dopo una cena con Renzi che non piacque ai sostenitori di Pierluigi Bersani. Identica somma è stata versata da Guido Ghisolfi e Ivana Tanzi, mentre 25 mila euro ciascuno sono arrivati dall’ex presidente della Fiat Paolo Fresco e da sua moglie Marie Edme Jacquelin in Fresco. I nomi dei finanziatori sono pubblicati sul sito www.fondazionebigbang.it.

Complessivamente il 72% dei finanziatori della Fondazione ha autorizzato la pubblicazione del proprio nome. Ci sono invece tutti i nomi delle società. Tra queste la Isvafim Spa (60.000 euro), società che fa riferimento ad Alfredo Romeo; 25 mila euro dalla Karat; 20 mila euro ciascuna da Simon Fiduciaria e da Blau Meer e Cimis, così come la stessa cifra è stata versata anche da Giancarlo Lippi.

Per quanto riguarda invece il Movimento 5 Stelle, che fa della trasparenza dei dati online una delle sue bandiere, nel blog di Beppe Grillo c’è una pagina intitolata “Obiettivo: 1 milione di euro” in cui si rende conto dell’entità delle donazioni e del numero dei donatori aggiornati a oggi. Le donazioni ammontano attualmente a 571.625,50 euro, i donatori sono 14.760. Grillo scrive: “Ogni spesa sarà documentata e l’eventuale residuo sarà destinato al conto corrente per i terremotati dell’Emilia. Chi vorrà, inserendo i suoi dati, potrà essere visibile nella lista dei donatori”. Obiettivo delle donazioni (ma il testo è stato chiaramente scritto molti mesi prima delle elezioni): “Verranno utilizzate per pagare le spese legali, per la promozione del M5S nel periodo pre-elettorale, per la mia tournée Non-Stop che partirà subito dopo la Befana fino alle elezioni per tutta Italia, per organizzare eventi nazionali e per fornire ogni supporto on line agli attivisti. Ogni spesa sarà documentata e l’eventuale residuo sarà destinato al conto corrente per i terremotati dell’Emilia”.

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