CCW PARIGI 2013

Tetra, non solo voce: la sfida è sulle app digitali

In mostra al Critical Communications World 2013 di Parigi le nuove soluzioni Tetra e Teds adattabili alle necessità dell’Lte

Pubblicato il 23 Mag 2013

Piero Todorovich

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Si è aperto ieri a Parigi il Critical Communications World, evento dedicato ai sistemi radio professionali usati da grandi aziende, autorità portuali, enti governativi o di pubblica sicurezza per coordinare il lavoro sul territorio sia in situazioni normali sia d’emergenza. Sistemi di comunicazione “critici” per gli aspetti di sicurezza o di business, basati su standard come Tetra (Terrestrial Trunked Radio) o Teds, per la parte dati e destinati a subentrare a un vasto insieme di soluzioni analogiche, grazie alla possibilità accompagnare la fondamentale capacità di comunicare in voce con i servizi avanzati resi possibili dal mondo digitale. “E’ l’aggiunta di nuove applicazioni, oltre la comunicazione vocale, che motiva l’investimento dei clienti nelle migrazioni verso la comunicazione digitale”, ha spiegato Massimo Sangiovanni, vice president marketing di Motorola Solutions, precisando come sia importante la collaborazione dell’azienda con partner (circa 300 in italia specializzati in settori diversi) per la messa a punto di soluzioni verticali. Motorola Solutions ha sfruttato l’evento per mostrare applicazioni nell’ambito principalmente della pubblica sicurezza oltre ad alcuni nuovi prodotti e tecnologie d’impiego più generale.

Tra questi, i sistemi radio-base MTS4L che uniscono il supporto delle comunicazioni Tetra con l’espandibilità verso l’emergente Lte. Forze di pubblica sicurezza o realtà d’impresa che stanno rimpiazzando reti esistenti con sistemi di comunicazione Tetra/Teds possono disporre di un’infrastruttura compatta e aggiornabile in grado, per esempio, di far fronte a future applicazioni che hanno bisogno del trasferimento dati a larga banda come accade per il trasferimento di mappe territoriali, foto e video di sorveglianza. Il sistema supporta il roaming verso le reti pubbliche aumentando la flessibilità d’impiego e la cooperazione con personale volontario o esterno che usa le reti pubbliche. Per quanto riguarda l’evoluzione dei terminali, Motorola scommette sulla domanda di funzionalità accessorie, in particolare nell’ambito fotografico. Il nuovo modello MTP6750 permette acquisire immagini digitali ad alta risoluzione e associarle in modalità protetta con informazioni quali l’ID del telefono, dell’operatore, l’ora e le coordinate geografiche Gps.

Le foto così referenziate possono avere un valore di prova nel caso, per esempio, di un dibattimento processuale. Per rispondere invece all’esigenza di poter avere comunicazioni sicure su reti pubbliche, Motorola ha presentato la soluzione Ame2000 (Ame sta per assured mobile environment) che funziona su un qualsiasi smartphone con sistema Android, usando software di crittografia e un chip su microSD. Tra le altre soluzioni presentate da Motorola al Ccw anche un terminale mobile a forma di casco per molti versi simile a Google Glass, per aiutare personale sanitario o di pubblica sicurezza a tenere sott’occhio un monitor senza dover impegnare le mani. Sensori e terminali integrati con le reti Tetra permettono di fare il monitoraggio dei parametri vitali del personale impiegato in attività pericolose che non ammettono distrazioni, inviando allarmi in automatico ai centri operativi.

Nata con la cessione a Nokia-Siemens del business del networking, e a Google della divisione di telefonia consumer, Motorola Solutions è oggi focalizzata sulle tecnologie della comunicazione per ambiti critici e dei terminali intelligenti dove ha raccolto l’eredità dell’acquisizione di Symbol del 2009 e di Psion del 2011. Si rivolge al mercato della PA e delel grandi aziende con una struttura di circa 50 persone e una struttura di canale a più livelli con circa 400 operatori. “I partner sono fondamentali per i progetti nell’ambito enterprise che richiedono conoscenze specifiche e integrazione con le applicazioni già presenti – spiega Sangiovanni –. In ambito pubblico i parter sono impegnati soprattutto nei lenti processi di migrazione supportando operatori come Croce Rossa italiana, ma anche società pubbliche di trasporto a introdurre soluzioni innovative in modo più graduale”.

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