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Privacy Officer: al rialzo la certificazione Tuv

Quasi 500 professionisti in corsa per ottenere il titolo professionale. In 40 all’Università di Reggio Emilia per il master. A Roma la prossima edizione

Pubblicato il 14 Giu 2013

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Mentre si avvicina il tempo degli esami con TÜV Italia, che ha programmato le prossime sessioni di certificazione di Privacy Officer & Consulente della Privacy (ISO 17024) il 25 giugno e il 16 luglio a Bologna, sono quaranta i professionisti che partecipano questa settimana all’Università di Reggio Emilia al percorso formativo patrocinato da Federprivacy che risponde ai requisiti richiesti dall’ente di certificazione per accedere agli esami per ottenere il riconoscimento come figura professionale.

A svolgere il ruolo di docenti all’ateneo emiliano, sono esperti tra i più autorevoli nel campo della data protection, quali Rocco Panetta, già dirigente del Garante Privacy per 7 anni, Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, Paolo Balboni, direttore dell’European Privacy Association, e l’Ing. Monica Perego, docente qualificato di TÜV Italia.

Ad aprire i lavori al percorso di 48 ore full-immersion, è stato invece Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, che ha dato il benvenuto a funzionari aziendali e professionisti di tutta Italia appartenenti a enti pubblici, tra cui diverse asl ed altre strutture sanitarie, multinazionali, ed anche avvocati e commercialisti che mirano ad avere un titolo in più da spendere sul mercato in vista del nuovo Regolamento Europeo.

Terminata l’edizione di Reggio Emilia, il Master per Privacy Officer & Consulente della Privacy farà tappa a Roma tra fine giugno e inizio luglio, e dopo la pausa estiva una nuova edizione si svolgerà presso il CNR di Pisa, con crediti formativi previsti per commercialisti ed avvocati.

Dai dati diffusi da Federprivacy, ente promotore della figura professionale di Privacy Officer & Consulente della Privacy in Italia, i risultati già ottenuti dalla certificazione sono già significativi: 93 sono i professionisti che già hanno ottenuto il riconoscimento e sono stati iscritti nel registro detenuto dall’ente bavarese, 476 il totale di coloro che hanno iniziato il percorso di certificazione, da cui è stata registrata una percentuale pari al 9,89% di candidati che pur essendo agli esami finali non ce l’hanno fatta al primo tentativo.

Per informazioni: www.federprivacy.it

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