IL DDL

Bolognini: “Semplificazioni, manca tutela privacy per piccoli imprenditori”

Il presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy commenta il ddl al vaglio del governo: “Così si viola la normativa europea”

Pubblicato il 14 Giu 2013

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Dal nuovo ddl sulle semplificazioni voluto dal Governo emerge un quadro “agrodolce” con particolare riferimento alla privacy. Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, commenta così le innovazioni legislative all’orizzonte. “Il governo propone un aumento delle sanzioni privacy e una loro riduzione in casi minori o per piccole e medie imprese: questa è una bella novità. Si prevede anche la revisione del disciplinare sulle misure minime di sicurezza, che in effetti è obsoleto”

Inoltre, per Bolognini , è molto positivo che finalmente il reato di illecito trattamento dei dati personali “si debba perseguire a querela della persona offesa, per evitare intasamenti d’ufficio dei nostri tribunali penali per casi di poco conto”.

“I problemi grossi – evidenzia Bolognini – emergono invece con la modifica dell’ambito di applicazione del Codice privacy, escludendo gli imprenditori individuali dalle tutele. Ma come, ci lamentiamo in questi giorni della sorveglianza massiva e del monitoraggio dei nostri dati, da parte di soggetti pubblici e privati, e poi togliamo le principali tutele privacy alle persone fisiche che agiscano per scopi imprenditoriali? La normativa europea ci impone di proteggere i dati di tutte le persone fisiche, non solo dei consumatori. Così facendo, si commette un grave errore in Italia, togliendo garanzie ai piccoli imprenditori individuali, ed è pressoché certo che la Ue avvierà una procedura d’infrazione”.

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