SMART CITY

Tts Italia: 5 step per fare la smart mobility

Strade tecnologiche, trasporto pubblico informatizzato, semafori intelligenti, connected car e piattaforma logistica nazionale: così, per Tts Italia, si costruisce la mobilità intelligente. La strategia illustrata alla Camera e consegnata oggi al governo

Pubblicato il 10 Lug 2013

L.M.

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Cinque “mosse” per la smart mobility: le ha consegnate al governo Tts Italia (Associazione Nazionale per la Telematica per i Trasporti e la Sicurezza) al termine del convegno “Its e smart mobility: è l’ora delle scelte” che si è svolto oggi presso la Camera dei Deputati.

Premettendo che una mobilità intelligente è pilastro fondamentale delle smart city del futuro, l’Associazione ritiene che sia conquistabile attraverso 5 step.

Innanzitutto servono strade tecnologiche che sappiano comunicare dati sui flussi di traffico, interagire con i veicoli in uno scambio reciproco di informazioni, chiamare in caso di emergenza, sanzionare le violazione al codice della strada e informare gli utenti/automobilisti delle condizioni della viabilità.

È poi necessario un trasporto pubblico locale facile e affidabile con informazioni alle fermate o nelle stazioni, biglietti acquistabili con lo smartphone e performance di servizio monitorate.

Quindi occorre una sicurezza stradale più elevata con semafori intelligenti, tutor, monitoraggio del trasporto di merci pericolose e aree sicure dove far sostare i camion.

Serve inoltre una piattaforma logistica nazionale unica e interconnessa con i maggiori nodi di scambio e con le flotte di automezzi.

Infine c’è necessità di un maggiore sviluppo delle “connected car”, auto intelligenti in grado di diventare sensori in movimento. Il tutto accompagnato dalla revisione dell’architettura nazionale Its (Sistemi di Trasporto Intelligenti), più ricerca e sviluppo per il settore e la creazione di un database sui benefici portati ai cittadini e alla pubblica amministrazione dall’introduzione delle nuove tecnologie.

“L’Italia, che comunque può vantare punte di eccellenza nelle tecnologie legate ai trasporti – ha dichiarato Rossella Panero, presidente di Tts Italia – ha messo in campo alcune azioni, ma molta strada resta da fare. L’Europa chiedeva entro l’agosto dello scorso anno un Piano nazionale per gli Its, che a oggi non è stato ancora inviato. Non è più il tempo di aspettare, occorre fare delle scelte per rilanciare la mobilità intelligente in grado di dare una spinta all’economia sia in termini di sistema Paese che ridando ossigeno a molte imprese del settore”.

Il cambio di marcia nel settore delle tecnologie legate ai trasporti è stato imposto dall’Europa e in ambito nazionale sono state gettate le basi per il rilancio. L’Italia ha infatti recepito nell’articolo 8 del Decreto Sviluppo Bis la Direttiva Europea 2010/40/Ue intitolata “Sul quadro generale per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto”. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato un decreto attuativo (Decreto 1° febbraio 2013 “Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (Its) in Italia”) per dare concretezza alle azioni. Qualche passo è stato compiuto, ma molto resta ancora da fare per trasformare effettivamente gli spostamenti di merci e persone in “smart mobility”.

L’applicazione del Piano quinquennale Its potrebbe portare all’aumento di capacità superiore al 10% delle infrastrutture esistenti, al raddoppio in 5 anni del fatturato del settore Its in Italia (stimato in 500 milioni di euro da Tts Italia nel 2012), a un significativo aumento occupazionale di alta specializzazione e a un miglioramento generale delle condizioni di vita dei cittadini grazie alla riduzione delle emissioni inquinanti, efficienza del sistema dei trasporti e maggiore sicurezza.

Le azioni che rivoluzionerebbero il modo di muoversi degli italiani e la logistica del nostro Paese richiederebbero investimenti molto ridotti rispetto a quelli per la costruzione di nuove infrastrutture con un tasso di ritorno molto più rapido. Tra le possibilità di finanziamento, Tts Italia ha individuato la grande opportunità dei nuovi POR 2014-2020 cofinanziati dall’Europa che potrebbero ridare slancio ai Piani regionali ITS. Inoltre sarebbe auspicabile la costituzione di un fondo nazionale Its gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, meccanismi ad hoc di incentivazione per le pubbliche amministrazioni virtuose e l’attuazione di forme di partenariato pubblico-privato.

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