Miceli (Slc-Cgil): “La vertenza Eutelia è un caso politico”

Il segretario nazionale della Slc-Cgil: “Condanniamo le intimidazione ricevute dai lavoratori in questi giorni. Subito un tavolo di confronto con il governo e il gruppo Omega”

Pubblicato il 10 Nov 2009

“Dentro il gruppo Omega qualcuno sicuramente si avvale della
intimidazione e della minaccia come prassi nelle relazioni
sindacali. In quel gruppo sono minacciate non solo la libertà
sindacale ma anche le regole di convivenza democratica”. È
quanto dichiarato da Emilio Miceli, segretario generale della
Slc-Cgil a seguito dell’irruzione di questa mattina nella sede
romana dell’azienda Agile (ex Eutelia) passata nelle mani del
gruppo Omega. Secondo Miceli  il “problema è ormai diventato di
grande rilievo politico”.
“Come può succedere che un gruppo che non paga il salario ai
lavoratori, li licenzia, evade i contributi previdenziali e attorno
al quale succedono una lunga sequela, da Catanzaro a Roma, di
minacce ai delegati sindacali e che svolga servizi e tratti dati
sensibili della pubblica amministrazione e sia concessionario di
importanti appalti da parte dei più grandi gruppi di
telecomunicazione?”.
Bisognerà andare fino in fondo in questa vicenda, non solo sul
piano giudiziario, che è compito della magistratura, ma anche sul
terreno politico – conclude il sindacalista -. Lo sciopero
generale del gruppo del prossimo 17 novembre insieme alla Fiom e la
richiesta di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio in cui
siano presenti anche i grandi clienti del gruppo Omega, sono le
nostre risposte alle provocazioni di questi giorni”.

Nei giorni scorsi i lavoratori di Eutelia avevano occupato le sedi
di Roma e Milano per opporsi ai licenziamenti che la nuova
proprietà ha previsto nel piano di ristrutturazione.

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