IL PROGRAMMA

Passera: “Italia Unica punta tutto su ricerca e innovazione”

L’ex ministro: “Nel nostro programma grande attenzione alla crescita: servono percorsi di tassazione agevolata per le start up e credito di imposta temporaneo per gli investimenti ad alta densità tecnologica”

Pubblicato il 06 Mar 2014

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“Ricerca e innovazione sono due motori importanti per la crescita”. Lo ha detto Corrado Passera, fondatore di Italia Unica, in occasione della visita alla struttura di ComoNext a Lomazzo (Como).

“Nel programma di Italia Unica – ha spiegato Corrado Passera – ricerca e innovazione costituiscono due motori importanti per la crescita. E’ necessario prevedere percorsi a tassazione agevolata per l’insediamento di centri di ricerca e di startup innovative incentivando anche l’ingresso di nuove energie dall’estero. Bisogna prevedere da subito un forte credito di imposta, almeno quinquennale, per investimenti in ricerca e innovazione destinando almeno 3 miliardi annuali dei Fondi Strutturali, con l’obiettivo di superare l’1% di pil destinato a ricerca e sviluppo. Bisogna poi premiare con aliquote fiscali agevolate, sull’esempio israeliano, le imprese con sede in Italia che siano in grado di dimostrare un chiaro vantaggio competitivo a livello internazionale”.

Secondo Passera è “utile anche introdurre un credito di imposta temporaneo, almeno per 5 anni, per investimenti ad alta intensità tecnologica”.

Già in occasione della presentazione del programma di Italia Unica l’ex ministro aveva sottolineato la necessità di puntare sull’innovazione, per tornare ad essere leader nella ricerca più avanzata e attrarre gli investitori nazionali e stranieri per convincerli ad investire nelle nostre startup innovative.

Tra le cose da fare – secondo Passera – c’è dunque “concentrare i contributi pubblici alla ricerca solo su università e centri di ricerca eccellenti: farli amministrare da una Agenzia operante secondo i migliori standard internazionali”. In pratica un centro unico che gestisca i fondi per la ricerca. Passera prevede poi un “grande credito di imposta pluriennale/strutturale per spese e investimenti di Ricerca e Sviluppo – finanziato con Fondi Strutturali – e per l’assunzione di “cervelli”. Infine sollecita a “fare ‘ponti d’oro’ agli investitori sia nazionali sia internazionali sia in Ricerca che in Startup innovative”. Peraltro il tema delle startup gli è stato sempre particolarmente caro da quando era ministro.

In generale Passera ha annunciato l’intenzione di far ripartire il Paese e “farlo uscire dall’angolo”, aiutare le famiglie, sostenere le imprese e superare la crisi.

“Per rimettere in moto il Paese – dice – abbiamo bisogno di uno shock alla nostra economia, serve mobilitare almeno 400 miliardi, mettendo soldi veri in tasca alle famiglie e alle imprese, riavviando investimenti, senza mettere a rischio i conti pubblici ma adottando le migliori esperienze internazionali”.

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