SOCIAL MEDIA

Usa: “Preoccupati per chiusura social media in Turchia”

Jen Psaki, portavoce del Dipartimento di Stato Usa, commenta la chiusura di Twitter. Neelie Kroes: “Blocco inutile e vile. Il popolo turco lo vedrà come un atto di censura”

Pubblicato il 21 Mar 2014

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“Siamo preoccupati da ogni possibilità che i social media possano essere chiusi”. Queste le parole con cui Jen Psaki, portavoce del Dipartimento di Stato Usa, ha commentato la notizia della chiusura di Twitter in Turchia, arrivata subito dopo un discorso infuocato del premier Recep Tayyip Erdogan contro i social network.

“Le democrazie sono rafforzate dalla diversità delle voci”, ha aggiunto Psaki. Dure critiche anche dall’Unione europea, con il commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, che proprio su Twitter ha definito il blocco in Turchia come “infondato, inutile e vile” e ha aggiunto che “il popolo turco e la comunità internazionale vedranno questo gesto come un atto di censura. E lo e'”.

Anche il commissario Ue all’Allargamento, Stefan Fule, ha twittato la sua critica alla vicenda. “C’è molta preoccupazione – ha detto – per il blocco di Twitter. Essere liberi di comunicare e scegliere liberamente il mezzo per farlo è un valore fondamentale dell’Ue”.

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