MEDIASET

Copyright, Nieri: “Servono regole anche per gli Ott”

Il consigliere di amministrazione di Mediaset: “I paesi europei devono intervenire”. E sul regolamento Agcom: “Grande passo avanti”

Pubblicato il 10 Apr 2014

E.L.

nieri-120528175915

Per Gina Nieri, Consigliere di Amministrazione Mediaset, “Web e legalità devono finalmente diventare, come in questa occasione, due termini che vanno a braccetto e in Italia, anche grazie al regolamento dell’Agcom, si stanno facendo importanti passi in avanti”. Lo ha detto Gina Nieri, Consigliere di Amministrazione Mediaset, intervendo alla tavola rotonda “Web e legalità, il futuro del Diritto d’Autore” organizzata dall’Osservatorio Web Legalità e l’Università Luiss Guido Carli di Roma

“Ciò che chiediamo – ha sottolineato Nieri – è un’assunzione di responsabilità di tutti i paesi europei per fare in modo che le regole vengano rispettate in tutta Europa dai grandi operatori globali di Internet, per poter continuare a produrre grandi opere valorizzando non solo la cultura e la creatività italiane ed europee”.

Nell’Aula Magna Mario Arcelli questo pomeriggio, dopo i saluti del Direttore Generale Luiss Giovanni Lo Storto e del Professor Gustavo Olivieri è stato sottolineato come il 39% dell’attività economica complessiva dell’Unione Europea (pari indicativamente a 4.700 miliardi l’anno) sia determinata dalle industrie i cui diritti di proprietà intellettuale generano direttamente circa il 26% dei posti di lavoro nell’Ue. Moderati dal direttore del Tg4 Mario Giordano, sono intervenuti alla tavola rotondai principali esponenti delle aziende, delle associazioni dei professionisti dell’audiovisivo, dell’ Authority per le Comunicazioni, dell’accademia e del diritto le cui attività sono basate sull’audiovisivo e sul copyright.

Dal canto suo Antonio Marano, Vice Direttore Generale Rai, che non entra nel merito degli aspetti legislativi, ha ribadito l’importanza della promozione di una cultura della legalità: “Chi compra CD ama la musica, chi guarda film ama il cinema e l’utilizzo di canali legali per la fruizione dei contenuti audiovisivi è l’unico modo per permettere la valorizzazione e lo sviluppo del settore che si realizzano attraverso gli investimenti delle media company”.

Il Presidente dell’Anica Riccardo Tozzi ha dichiarato che “Si deve puntare al libero sfruttamento dei diritti e alla valorizzazione reale degli stessi, per permettere un adeguato sviluppo dei contenuti , delle tecnologie e degli investimenti nel settore”. Infine, per l’avvocato Stefano Previti dello Studio Previti Associazione Professionale “non si può e non si deve essere timidi nel difendere il lavoro di quanti operano e investono nella creazione dei contenuti, perché la minaccia della pirateria mette in gioco la sopravvivenza stessa del diritto d’autore”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3