ENERGY & UTILITIES

Idc: “Italia all’avanguardia sulle smart grid”

L’analista Bigliani: “Fondamentale sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie. Vince chi mette flessibilità e innovazione al centro delle strategie”

Pubblicato il 16 Apr 2014

A.S.

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Il comparto Energy & Utilities sta attraversando un momento di grande trasformazione, e il 40% delle aziende ritiene che i modelli di business cambieranno entro i prossimi 5 anni. Lo evidenziano i risultati dello studio condotto da Idc Energy Insights a livello europeo, secondo cui le tre principali priorità di business per le aziende di questo settore sono quest’anno, in ordine di importanza, l’incremento della produttività, la compliance regolamentare e il miglioramento delle performance finanziarie. Per l’It, le priorità 2014 risultano essere la sicurezza dell’accesso alle applicazioni e ai dati aziendali, la velocità e i costi dell’adeguamento regolamentare, l’analisi in tempo reale delle performance di business.

La ricetta vincente, secondo quanto evidenziano dal gruppo in una nota, è quella di innovare l’It, ma senza perdere di vista le priorità del business. Una linea di equilibrio su cui si muovono le aziende per ottenere o consolidare il successo, a maggior ragione dove, come nel campo Energy & Utilities, il grado di competizione è particolarmente alto e dove le sfide in atto sono molte e difficili, dal processo di liberalizzazione, all’alternarsi di fusioni e acquisizioni, all’emergere di innovative forme di generazione e distribuzione energetica.

“Le condizioni economiche e di regolamentazione in cui si trovano a operare le utilities a livello europeo non facilitano certo la crescita del mercato, e in molti casi rendono anche difficile una profonda innovazione del business e l’introduzione di tecnologie digitali – spiega Roberta Bigliani (nella foto), associate vice president e head Emea di Idc Energy Insights – Ciò nonostante, se si considera il panorama europeo, le aziende energetiche italiane sono all’avanguardia, specialmente in termini di reale implementazione di nuove tecnologie quali per esempio gli smart meter o le reti intelligenti”.

“Risulteranno vincitrici le imprese che sapranno mettere flessibilità e innovazione del business al centro delle proprie strategie – continua Roberta Bigliani – E’ fondamentale fare proprie e sfruttare appieno le potenzialità delle tecnologie digitali, la capacità di integrare l’It con le tecnologie operative e la consumer technology, non solo per ricercare l’eccellenza operativa ma per generare nuove opportunità di business. Del resto, la utility del futuro è connected”.

“Nella correlazione tra business e It, Idc evidenzia la priorità data dalle aziende del settore Energy & Utilities proprio alla necessità di porre in essere un effettivo miglioramento dell’organizzazione It per raggiungere gli obiettivi di business, miglioramento da perseguire lungo la direttrice razionalizzazione-efficientamento-innovazione. Inoltre – conclude la nota – rispetto al 2013, questo comparto mostra in proiezione 2014 una tendenza alla diminuzione della focalizzazione sul taglio dei costi IT”.

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