LA TRIMESTRALE

Google rallenta il passo: la pubblicità non decolla

Nel primi tre mesi del 2014 gli utili del colosso di Mountain View crescono del 3% a 3,4 miliardi di dollari. Ma per il secondo trimestre consecutivo rimangono al di sotto delle attese, a causa delle difficoltà nell’advertising

Pubblicato il 17 Apr 2014

A.S.

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Risultati positivi, ma al di sotto delle attese, per i conti di Google nei primi tre mesi del 2014. Nel periodo terminato il 31 marzo il colosso di Mountain View, in California, ha registrato utili per 3,45 miliardi di dollari, in aumento del 3% rispetto ai 3,35 miliardi registrati nello stesso periodo del 2013. In termini di utili per azione, il dato è passato a 5,04 dollari da 4,97 dollari. Al netto di voci straordinarie il risultato è stato di 6,27 dollari, meno dei 6,44 dollari attesi dal mercato.

E i risultati finanziari, pur rimanendo con il segno più, sono andati al di sotto delle attese per il secondo trimestre consecutivo, segno di un rallentamento che tende a “strutturarsi”. Tra gennaio e marzo 2014, inoltre, gran parte dei ricavi è finita nelle casse di società partner, che hanno avuto il compito di indirizzare il maggior numero possibile di internauti sulle pagine del motore di ricerca.

Sul banco degli imputati per capire le cause della crescita non all’altezza delle aspettative c’è soprattutto il giro d’affari derivante dalla pubblicità, segno del fatto che la società californiana sta incontrando difficoltà in un campo in cui i rivali sono particolarmente aggressivi e all’avanguardia.

I conti del primo trimestre 2014, tra l’altro, hanno potuto beneficiare dell’assenza in bilancio della voce “Motorola Mobility”, la controllata che a fine gennaio Google ha deciso di cedere per 2,91 miliardi di dollari alla cinese Lenovo.

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