Olidata torna in mani italiane e scommette sulle rinnovabili

A luglio Acer Europe ha ceduto il suo 29,87% per 1,1 milioni di euro a Le Fonti Capital Partner di Riccardo Tassi. L’ad Sangiorgi: “Ora apriamo al business dell’efficientamento energetico”

Pubblicato il 19 Ago 2014

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Olidata, principale produttore nazionale di personal computer, quotata in Borsa dal 1999, torna ad essere italiana. Lo scorso luglio, infatti, Acer Europe ha ceduto il suo pacchetto azionario del 29,87%, per un milione e 100mila euro, pari a 0,10 euro ad azione, alla società romagnola Le Fonti Capital Partner presieduta dal forlivese Riccardo Tassi che si impegna a mantenere inalterata la propria partecipazione per almeno 18 mesi.

L’operazione che ha riportato Olidata ad essere completamente italiana, scrive il Sole 24 Ore, è durata alcuni mesi ed è stata giudicata dal management societario vantaggiosa per tutte le parti coinvolte: da un lato, infatti, la presenza di Acer nel capitale di Olidata rendeva problematico l’approvvigionamento di computer e componenti sul mercato (essendo in una certa misura composto da concorrenti di Acer); dall’altro, Acer ha deciso di procedere con un disimpegno della propria partecipazione al fine di semplificare gli investimenti strategici internazionali e ridurre i relativi costi.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Olidata, Marco Sangiorgi – e siamo già proiettati in un futuro nel quale l’azienda diversificherà la propria offerta puntando in particolare sulle energie rinnovabili”. A pochi giorni dall’ingresso del nuovo socio è stata appunto creata da Olidata, Le Fonti e Aja Registrars Europe una nuova società che avrà lo scopo primario di operare nel settore dell’efficientamento energetico sia nel settore privato che in quello pubblico.

Storicamente Olidata, fondata a Cesena nel 1982, è stata tra le principali aziende fornitrici di prodotti per la PA e attualmente vanta un credito verso la pubblica amministrazione di 12 milioni di euro. Olidata oggi guarda al futuro con rinnovato ottimismo anche grazie alla prospettiva di aumento di capitale ipotizzata dal nuovo socio: “I nuovi business di efficientamento energetico sulla PA e sulle imprese – spiega Riccardo Tassi -permetteranno ad Olidata di allargare la gamma di prodotti offerti che ricomprendono anche le proposte di aule multimediali scolastiche 2.0, in uno scenario di Smart Cities sempre più attuale”.

Il produttore di Cesena era entrato nell’orbita del colosso asiatico nel luglio 2009. A novembre 2010 il gruppo taiwanese, socio di maggioranza con una quota del 29% nel produttore italiano di pc, ha stralciato il credito di 2,7 milioni vantato nei confronti di Olidata. Una boccata d’ossigeno per il produttore di pc. A maggio 2012 Consip ha aggiudicato a Olidata la gara per l’attivazione di una convenzione relativa alla fornitura di personal computer portatili e dei servizi connessi per le pubbliche amministrazioni. L’iniziativa, del valore di 9,2 milioni di euro totali annui, è stata giudicata un’opportunità di efficienza e di contenimento dei costi riferita a una domanda complessiva della Pubblica Amministrazione stimata in 50 milioni di euro annui. Lo scorso 8 agosto il Cda di Olidata ha proposto un aumento di capitale da 6 milioni di euro con il duplice obiettivo di espandere, da un lato, la propria presenza in mercati esteri e dall’altro, di ampliare la gamma dei prodotti attraverso la nuova linea di business dedicata ai progetti di efficientamento energetico nei settori pubblico e privato.

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