Almaviva acquisisce Tsf. Ferrovie si prepara per la gara sui servizi IT

Il 22 dicembre esercitato dalle Ferrovie il diritto di recesso sul 39% di Tsf che passa quindi ufficialmente nelle mani di Almaviva. La gara per i servizi IT si farà quest’anno: la commessa vale 1,26 miliardi di euro

Pubblicato il 15 Gen 2010

Dopo due anni di impasse si sblocca il “caso” Tele Sistemi
Ferroviari propedeutico alla messa a punto del bando di gara per i
servizi IT di Ferrovie dello Stato. Il 22 dicembre scorso, in
occasione del Cda, Fs ha esercitato formalmente il diritto di
recesso sulla quota del 39% detenuta in Fs. Un passaggio
“tecnico” che nella sostanza rappresenta il definitivo
passaggio della proprietà ad Almaviva, la società che – già
proprietaria del restante 61% di Tsf – tre mesi fa ha esercitato il
diritto di prelazione per rilevare il 39% in pancia a Fs in
occasione dell’asta a invito indetta dalle Fs.

L’acquisizione vale 32,3 milioni di euro: una cifra importante
considerato il momento economico. Segno della volontà di Almaviva
di continuare a investire in un’ottica di crescita. “Vogliamo
crescere ancora, soprattutto nell’informatica, ossia nel business
del software con servizi e soluzioni per aziende di ogni tipi”,
sottolinea Marco Tripi, Ad del gruppo Almaviva.

Certo, la società non ha alcuna certezza di aggiudicarsi la
commessa da 1,26 miliardi di euro (Iva esclusa), oggetto della gara
che vedrà l’affidamento in outsourcing per un periodo di 84 mesi
(60 + 24 di eventuale rinnovo), della gestione
dell’infrastruttura di elaborazione e trasmissione dati, delle
applicazioni software, del servizio di call center business per il
Gruppo Fs nonché dello sviluppo di nuove applicazioni software e
della manutenzione evolutiva a progetto di sistemi di esercizio da
attivarsi in modalità on demand.

Diversamente dalla gara del 2007 – quella aggiudicata a Sirti e poi
annullata dal Tar del Lazio e Consiglio di Stato, a seguito del
ricorso presentato porprio da Almaviva (che fino a quel momento si
occupava della gestione dei servizi IT su commessa di Fs) – la
nuova gara è completamente sganciata dalla vendita di Tsf che
precedentemente era conditio sine qua non per l’aggiudicazione
dell’appalto. Ferrovie a fine 2008 ha infatti deciso di separare
la vendita di Tsf e l’appalto per i servizi IT. Quindi Almaviva
dovrà confrontarsi con altri candidati.

Per Almaviva la gara vale molto anche in considerazione del fatto
che la quasi totalità delle revenue di Tsf deriva proprio dalla
commessa con Fs, gestita in deroga da Almaviva in attesa del nuovo
bando di gara (il fatturato dei primi nove mesi dell’anno per Tsf
ammonta a circa 140 milioni di euro).

Full story sul numero 1/2 del Corriere delle Comunicazioni in
uscita lunedì 25 gennaio

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