IL PROGETTO

E-health, la Basilicata scommette sul libretto vaccinale elettronico

La Regione sigla un protocollo con Injenia, partner di Google, per l’informatizzazione delle anagrafi. L’assessore Franconi: “La cura della salute si baserà su dati certi”

Pubblicato il 07 Gen 2015

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“Le dimensioni della Basilicata ne fanno un ottimo laboratorio sperimentale dove sviluppare nuove possibilità in ambito sanitario e mettere in campo progetti-pilota; progetti rispetto ai quali abbiamo l’ambizione che possano essere riproposti in tutto il territorio nazionale”. Parla così l’assessore alle politiche della persona Flavia Franconi, riferendosi al progetto della regione per l’emissione, in via sperimentale, del libretto vaccinale elettronico.

Piena informatizzazione delle anagrafi vaccinali e potenziamento del monitoraggio delle coperture vaccinali negli adolescenti, negli adulti, negli anziani e in tutte le categorie a rischio: saranno queste le fasi chiavi di questo iter – l’idea di partenza risale a settembre 2013 – secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa a costo zero sottoscritto dall’assessore Franconi e da Alberto Buzzi, amministratore delegato della Injenia, partner tecnico del progetto (alla cui buona riuscita contribuirà Google cloud platform, di cui Injenia è partner certificato, in grado di costruire, sviluppare, testare e distribuire applicazioni sull’infrastruttura di Google). “Lavoriamo come interlocutori tecnici ma nell’ambito di un piano di sperimentazione e applicazione che Google sta portando in Italia in particolare nell’ambito sanitario”, spiega Buzzi.

Dettagliando, il monitoraggio delle attività di vaccinazione da parte del dipartimento politiche della persona della regione Basilicata avverrà incrociando i dati presenti presso l’anagrafe sanitaria degli assistiti – anagrafe dei vaccinati, anagrafe delle esenzioni ticket e schede ospedaliere – che saranno acquisiti e processati in forma completamente anonima. Ad ogni record sarà assegnato un codice univoco anonimo di riferimento dell’assistito, generato senza utilizzo di dati personali, che permetterà al titolare del trattamento dati di associare tutte le informazioni elaborate da Injenia; da parte sua Google cloud platform consentirà la realizzazione di un data base aggiornato in tempo reale a supporto delle decisioni strategiche per la programmazione delle campagne vaccinali di categorie a rischio.

Si tratta, pertanto, di uno strumento di valutazione che permetterà di considerare ulteriori interventi di monitoraggio dei programmi vaccinali e decidere in seguito se ampliare i mezzi e le modalità utilizzate ad altri progetti di monitoraggio delle vaccinazioni. In questo modo, dunque, “la cura della salute dei lucani si baserà su dati certi come quelli che scaturiscono dalla ricerca, non avulsa dalla salute ma nella salute”, commenta l’assessore Franconi, illustrando poi i vantaggi determinati da questo progetto (che si integra con i sistemi già esistenti, come la consultazione online dei referti medici e diagnostici). “Verrà consentito l’aggiornamento dei data base, la garanzia della tutela della privacy, l’analisi mirata a sostegno della programmazione e del monitoraggio, mentre il cittadino avrà la visione della propria situazione vaccinale”, conclude.

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