LA VERTENZA

Micron, Turi (Fiom): “Renzi rispetti le promesse, a rischio 30 lavoratori”

La segretaria nazionale dei metalmeccanici Cgil: “Il premier ha promesso a Catania una soluzione positiva della vertenza per tutti i dipendenti. Ora è il momento di concludere la mediazione con la multinazionale e ottenere il risultato”

Pubblicato il 28 Gen 2015

Antonello Salerno

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“Siamo a conoscenza del fatto che sono in corso in questi giorni trattative tra la presidenza del Consiglio e la società Micron per scongiurare la riapertura di una procedura di licenziamento collettivo che coinvolgerebbe i lavoratori in cassa integrazione”.

Lo afferma in una nota Roberta Turi, segretario nazionale della Fiom Cgil, a proposito della vertenza che ha coinvolto 419 lavoratori della multinazionale statunitense della microeletteronica, e che si è conclusa con un accordo con i sindacati.

“Ad aprile 2014 – ricostruisce Turi – dopo settimane di mobilitazione, è stato impedito il licenziamento di 419 lavoratori grazie a un accordo di cassa integrazione che ha reso possibile, fino ad oggi, la ricollocazione della maggior parte dei lavoratori in altre sedi Micron, in Italia e all’estero, e presso la StMicroelectronics, azienda di microelettronica partecipata dal ministero dell’Economia”.

“Di quei lavoratori in esubero ne rimangono oggi solo una trentina ma la Micron, nonostante la sua florida situazione economico-finanziaria, prima della fine dell’anno di cassa integrazione ha più volte manifestato l’intenzione di voler procedere licenziando i lavoratori.

A fine novembre il presidente del Consiglio Renzi, durante una sua visita nel distretto industriale di Catania, ha incontrato i lavoratori della Micron promettendo, con tanto di dichiarazioni alla stampa, che avrebbe trovato una soluzione positiva alla vertenza. Il momento è adesso, altrimenti fra pochi giorni scatteranno i licenziamenti”.

“La Fiom – conclude Roberta Turi – auspica che le parole del presidente del Consiglio non siano state solo propaganda fatta sulla pelle di lavoratori che in queste ore vivono con grande ansia e preoccupazione il passare del tempo. Da più di un mese abbiamo chiesto un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico che, più di un anno fa, ha avviato tra l’altro un tavolo sulla microelettronica di cui non si è avuta più traccia. La Fiom è pronta, se non arriveranno soluzioni nei prossimi giorni, a riprendere la mobilitazione per impedire il licenziamento dei lavoratori”.

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