PROFESSIONI

E-commerce manager, arriva l’emergente “ibrido”

Capacità organizzative, gestionali ma anche economico-finanziarie combinate con preparazione tecnica e creatività legata al design. Un mestiere complesso che si fa sempre più indispensabile

Pubblicato il 07 Feb 2015

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Ogni mese 22 milioni di italiani entrano in un negozio online: accoglierli nel modo giusto e saperli servire è diventato oramai un mestiere qualificato. La figura incaricata è l’e-commerce manager, profilo molto ricercato sul mercato italiano e spesso anche ben pagato. Per fare questo lavoro non basta conoscere il Web o il mondo del commercio, ma servono competenze e conoscenze a 360 gradi, dalle tecniche di makerting alle capacità amministrative e gestionali, dalle regole di comunicazione visuale ai processi di logistica. La complessità del know-how rende questa figura molto appetibile sul mercato, anche perché rappresenta lo stereotipo di manager che può guidare l’evoluzione futura di un’impresa e la sua apertura verso un mercato senza confini. “Sono figure emergenti, come lo furono dieci anni fa i Web manager”, racconta Sergio Fassi, managing director di Italia Brand Group. “Esistono due tipologie di professionisti e-commerce: chi si dedica al ciclo passivo, lavorando sulla definizione dei listini e dei processi di approvvigionamento e chi segue il cliente nel ciclo attivo, operando nei processi di gestione degli ordini e amministrando flussi, che, nelle realtà complesse, possono diventare anche molto disomogenei. In entrambi i casi servono solide capacità legate al marketing e al controllo di gestione”. Il fattore tecnico, al contrario, è paradossalmente uno degli ultimi problemi dell’e-commerce manager, che non cura affatto la componente di sviluppo, ma lo governa dall’alto.

Lo conferma Marcello Messina, laurea in ingegneria informatica, oggi E-Commerce e Digital Marketing Director del Gruppo Coin. “L’importante è considerare la vetrina online come un vero negozio e per il quale è indispensabile definire piani di business sostenibili”. Ciò significa saper selezionare i software adeguati, fare piani coerenti di marketing online, acquistare servizi su misura e fare investimenti corretti per garantire la visibilità in Rete. “Per questo mestiere – continua Messina – servono capacità organizzative e gestionali anche di tipo economico-finanziario, preparazione tecnica e competenze creative, legate al design e alla capacità di configurare il negozio online da un punto di vista estetico e di usabilità”.

Un buon e-commerce manager sa gestire il negozio nell’insieme delle attività. “Le situazioni da affrontare sono diversificate e richiedono capacità d’interpretare contesti di comunicazione e mercati di riferimento”, racconta Simone Mancini, e-commerce manager di Lanificio Colombo. “Non si tratta soltanto di scelte di comunicazione visuale e completezza informativa, ma di decisioni relative al pricing adeguato o di quali processi di logistica migliorare. Non è affatto un lavoro virtuale, ma concreto e operativo”. Fondamentale la capacità di leggere le dinamiche di settore e le caratteristiche legate alla merce in vendita. “Una formazione legata alla comunicazione può aiutare, anche perché l’e-commerce si avvicina di più al merchandising che allo sviluppo software. È uno strumento per presentare un marchio nel mondo, prima ancora che una soluzione di vendita”.

La tipologia di mall incide sul mestiere e impone margini più o meno marcati nella vendita, la vera sfida cioè di ogni commerciante. Per Audiweb a fare la parte del leone sono i mass merchandiser, che vendono al dettaglio una vasta gamma di categorie di prodotti. Nell’ultima rilevazione di dicembre, riferita al traffico registrato nel mese di settembre, contavano 19,4 milioni di utenti unici al mese. A seguire ci sono le aste online (16,5 mln) e i siti legati ai coupon o al reselling di prodotti in saldo, sullo stile di Groupon o Privalia (14,6 mln). La vera scommessa sono, invece, i siti specializzati, dove il mercato del lavoro offre opportunità crescenti e il successo si lega alla qualità. “Vincere la sfida dell’e-commerce significa essere all’avanguardia rispetto alla capacità di offrire la migliore esperienza d’acquisto”, racconta Cosimo Resta, E-commerce Manager di Packlink. “Per questo un buon manager di e-commerce deve mantenere il focus sul cliente e sugli obiettivi di vendita, una visione prospettica allargata e capacità di analizzare i trend e i comportamenti dei consumatori”.

Lo spazio per chi desidera fare questo mestiere c’è: oggi la domanda supera l’offerta e punta soprattutto su laureati in Scienze della comunicazione, Economia e commercio, Ingegneria gestionale. Il consiglio di chi ha maggiore esperienza è di entrare fin da subito in aziende di e-commerce puro, anche perché nelle altre c’è ancora una malcelata tendenza a considerare la vendita online separata dal business tradizionale. Un deficit di cultura d’impresa che, però, una volta superato – assicurano molti e-commerce manager – farà decollare il nostro Paese nel segmento digital.

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