VIALE MAZZINI

Rai, Zingarelli: “Grazie all’online diventiamo una video company”

Il direttore delle Tecnologie e produzioni: “Con la nuova piattaforma Ray ci adeguiamo all’era della molteplicità delle reti e dei terminali: proposte innovative sotto il profilo dei contenuti e dell’esperienza”

Pubblicato il 19 Feb 2015

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La Rai spinge l’acceleratore sul futuro digitale della tv pubblica. E lo fa lanciando – la piattaforma è disponibile online dall’8 febbraio – Ray, rivolta al pubblico della Rete, soprattutto ai giovani tra i 15 e i 30 anni. “È il primo passo di una strategia della Rai – spiega Valerio Zingarelli, direttore delle Tecnologie e Produzioni – per diventare una video company nell’era della molteplicità delle reti e dei terminali, nella quale i giovani hanno un approccio personalizzato ai contenuti”. La piattaforma nasce all’interno della Rai, dalla collaborazione tra Rai Fiction, la Direzione Tecnologia e Produzioni e la Direzione Relazioni esterne.

Contenuti inediti delle fiction Rai più amate, una vetrina per la creazione di nuovi prodotti e per scoprire il talento di giovani autori, un luogo virtuale in cui sperimentare e approfondire, caratterizzano Ray che non è solo una piattaforma, ma anche un nuovo modo di vivere le storie, scoprire contenuti inediti, giocare, fare community, interagire e contribuire in prima persona alla scrittura e alla realizzazione di prodotti per il web e la tv. “Offriamo – prosegue Zingarelli – proposte innovative sotto il profilo dei contenuti e soprattutto dell’esperienza: serie originali per il web, prodotti companion di serie generaliste di successo, streaming dai set, giochi, concorsi e interattività da social network. Ray è insomma un laboratorio nato con l’intenzione di fare un passo avanti nella narrazione generalista e, più in generale, per la missione del servizio pubblico”. La “killer app” della piattaforma è la fiction. Ray ospita infatti brand di fiction diversi a ciascuno dei quali è dedicata un’area specifica n cui trovare le puntate, ricca di materiali esclusivi, approfondimenti sulla serie, sui personaggi con possibilità di esplorare il dietro le quinte della fabbrica audiovisiva.

È possibile anche interagire coi protagonisti, partecipare agli eventi, contribuire con contenuti personali e manifestare il proprio gradimento.

Navigare su Ray è semplice: l’homepage raccoglie video, contest, games e foto mentre la sezione social raccoglierà tutti le impression postate dagli utenti sulle community più in voga (Instagram, Twitter e Facebook).

La piattaforma non è “completa” ma – come ci tengono a far sapere dalla Rai – cambierà strada facendo e si aggiornerà grazie al contributo attivo degli utenti, come un vero e proprio luogo del web.

Ma cosa ci sarà in Ray? Della serie tv “Braccialetti rossi” saranno offerti contenuti speciali come clip esclusive dei personaggi, backstage, un diario quotidiano di Leo, uno dei protagonisti: si tratta di contenuti creati appositamente per Ray, che gli utenti potranno condividere tramite Facebook & co.

Da segnalare anche companion series, ovvero le produzioni generate da fiction di successo, come “Io tra vent’anni”, che nasce da una costola di “Una grande famiglia”, con protagonisti i giovani della serie in onda sulla televisione generalista.

Ma non basta. Ci sono anche le sketch-comedy come “Zio Gianni “e “Il Candidato”, realizzate da due gruppi più popolari sul Web, e il talent show, Due posti al sole, al termine del quale saranno selezionati un ragazzo e una ragazza che prenderanno parte alle serie “Un posto al sole”, in onda da oltre 18 anni su RaiTre, comprese lezioni di recitazione non solo ai partecipanti alla gara ma anche ai non partecipanti (e forse, se si può chiedere di più a Ray, rispetto al progetto presentato, è proprio sul versante educational e formazione).

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