COMMISSIONE EUROPEA

Barriere all’e-commerce, indagine Antitrust Ue

Bruxelles punta a verificare se le aziende frenino la vendita transfrontaliera, violando i trattati sul libero scambio di merci. Il commissario Vestager: “Abbattere tutti gli ostacoli che impediscono lo sviluppo del digitale”

Pubblicato il 26 Mar 2015

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Faro dell’Europa sul commercio elettronico. L’antitrust Ue aprirà un’indagine per verificare se alcune aziende ostacolano di proposito la vendita di merci transfrontaliera, violando in questo modo i dettati dei trattati in materia di libero scambio delle merci. L’annuncio è arrivato dalla commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager che ha detto: “All’interno dell’Unione europea sempre più merci e servizi sono venduti via internet, ma le vendite transfrontaliere aumentano lentamente, e vi sono indizi che certe imprese adottino misure che le limitano” di proposito.

“È giunta l’ora di abbattere gli ostacoli che ancora intralciano il commercio elettronico, che è uno degli elementi essenziali di un autentico mercato unico digitale in Europa. L’indagine di settore agevolerà la Commissione nella comprensione e nell’abbattimento delle barriere al commercio elettronico, con vantaggi sia per i cittadini sia per le imprese europee”, ha detto Vestager annunciando che presenterà la proposta nelle prossime settimane.

Secondo Bruxelles, infatti, gli europei sono utenti entusiastii dei servizi in linea: nel 2014 la metà circa dei consumatori Ue ha fatto acquisti online, ma solo il 15% circa di essi si è rivolto a un venditore con sede in un altro Stato dell’Ue. Restano quindi “rilevanti ostacoli” al commercio elettronico transfrontaliero: i geoblocchi, ad esempio, possono impedire al consumatore di accedere a determinati siti in base al luogo in cui vive o agli estremi della carta di credito che usa.

L’indagine dell’antitrust cercherà di far luce gli ostacoli privati, in particolare contrattuali, al commercio elettronico transfrontaliero dei contenuti digitali e delle merci. Nel corso dell’indagine la Commissione intende raccogliere informazioni presso numerosi portatori d’interesse di tutti gli Stati membri. Se dall’analisi dei risultati emergessero specifici problemi di concorrenza, la Commissione potrebbe avviare indagini su determinati casi specifici per assicurare la conformità con le norme dell’Ue in materia di pratiche commerciali restrittive e di abuso di posizione dominante sul mercato.

La semplificazione del commercio elettronico transfrontaliero è uno dei capisaldi della strategia Ue per il mercato unico digitale, presentata ieri dal commissario Andrus Ansip. La punta a norme armonizzate in materia di contratti e consumatori e a una consegna dei pacchi più efficiente ed economicamente accessibile. “Oggi solo il 15% dei consumatori fa acquisti online da altri Stati membri, il che non dovrebbe sorprenderci, visto che le spese di consegna finiscono per essere superiori al prezzo effettivo del prodotto”, ha detto ieri Ansip.

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