LA VERTENZA

Micron, il Mise: “Soluzione in vista per scongiurare i licenziamenti”

L’obiettivo “zero esuberi” è a portata di mano. Il ministro Guidi sugli ultimi 12 lavoratori dell’iniziale piano da 419 esuberi: “L’azienda sta cercando una soluzione. Ministero impegnato a risolvere i problemi occupazionali della ristrutturazione”. Fim, Fiom e Uilm: “Passare dalle parole ai fatti”

Pubblicato il 03 Lug 2015

Antonello Salerno

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L’obiettivo “zero esuberi” sulla verrtenza Micron, a più di un anno dalla firma dell’accordo tra azienda e sindacati sulla vertenza che inizialmente prevedeva 419 licenziamenti, poi scesi a 371, è a portato di mano. A confermarlo in una nota è il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi (nella foto), che afferma “di essere stata informata che l’azienda sta operando con primarie società del settore per una soluzione lavorativa che scongiuri i licenziamenti” per gli ultimi lavoratori della multinazionale Usa della microelettronica per i quali non è ancora stata trovata una soluzione, 12 persone. “Questo è un risultato che conferma l’impegno del Ministero – conclude la nota – a dare totale soluzione ai problemi occupazionali originati dalla ristrutturazione di Micron Italia“.

A stretto giro la risposta dei sindacati, che – prendendo atto della posizione del Mise “sulle possibili soluzioni per i 12 lavoratori della Micron rimasti in Cassa integrazione e che rischiano il licenziamento al termine della procedura di mobilità che scade il 21 luglio” chiedono di “passare dalle parole ai fatti” e ribadiscono “la necessità di un confronto con la Micron e il Governo per far emergere concretamente e ufficialmente le proposte di lavoro e dare risposte occupazionali a tutti i lavoratori”. “In tal senso – si legge in una nota congiunta – Fim, Fiom e Uilm hanno inviato una richiesta di incontro urgente all’azienda e al Ministero dello sviluppo economico che ci auguriamo possa avvenire entro la prossima settimana”. Prorpio ieri i sindacati aveva organizzato a Roma un convegno sul futuro della microelettronica in Italia, chiedendo al Governo di intervenire con scelte strategiche di politica industriale per rilanciare il comparto.

L’ultimo incontro al Mise sulla vertenza, alla presenza dell’allora viceministro Claudio De Vincenti, recentemente passato a palazzo Chigi come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio al posto di Graziano Delrio, si era concluso a inizio febbraio con un verbale di riunione che metteva nero su bianco gli impegni dell’azienda alla proroga dell’accordo firmato il 9 aprile 2014. In particolare, spiegavano i sindacati, prevedeva il prolungamento della cassa integrazione fino al 21 luglio 2015, mobilità volontaria con 14 mensilità di incentivo; nuove 10 assunzioni da parte di StM, portando il totale dei lavoratori assorbiti da Stm a 173, e l’impegno di Micron a cercare “proposte di lavoro” per gli ultimi esuberi.

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