COPYRIGHT

Biscarini: “Contenuti premium su Ip. Il copyright digitale è fondamentale”

Secondo la Responsabile Multimedia Entertainment di Telecom Italia una maggiore diffusione dei contenuti legali permetterebbe di reprimere la circolazione di quelli illegali, sensibilizzando gli operatori della filiera digitale anche a vantaggio dei titolari dei diritti d’autore

Pubblicato il 28 Lug 2015

R.C.

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Diritto d’autore ed economia digitale: ne parla Daniela Biscarini Responsabile Multimedia Entertainment di Telecom Italia.

La strategicità dei beni intellettuali al centro della discussione Ocse: anche alla luce dell’accordo Sky-Tim come vede evolvere il valore del diritto d’autore?

L’accordo con Sky rappresenta un passo importante verso il potenziamento e lo sviluppo dell’offerta di contenuti audiovisivi nell’ecosistema della Rete, in cui le licenze relative ai contenuti di maggiore richiamo rappresentano un tema delicato più che sulle altre piattaforme distributive tradizionali come satellite o digitale terrestre. In questo contesto, la discussione Ocse si inserisce in un quadro più ampio che è quello definito dall’Agenda Digitale Europea, dove gli obiettivi non infrastrutturali volti a superare la frammentazione dei mercati digitali e a migliorare l’accesso ai contenuti, sono importanti quanto quelli infrastrutturali (connessioni ad almeno 30 Mbps per tutti, 100Mbps per la metà entro il 2020).

In cosa consiste la strategicità del copyright per le telco e cosa può portare in termini di innovazione?

L’evoluzione e l’adattamento al nuovo sistema digitale delle tutele del copyright è volto a favorire lo sviluppo del mercato della distribuzione dei contenuti premium su piattaforme IP, strategiche per telco come Telecom Italia che stanno investendo in questi servizi. Una maggiore diffusione dei contenuti legali permetterebbe di reprimere la circolazione dei contenuti illegali, sensibilizzando gli operatori della filiera digitale anche a vantaggio dei titolari dei diritti d’autore.

Sono sufficienti le attuali norme?

Sarebbero utili ulteriori interventi normativi in grado di favorire l’accesso alle licenze per lo sfruttamento dei contenuti audiovisivi, stimolando i titolari dei diritti di copyright a puntare sulla diffusione dei propri contenuti su piattaforme IP. Un tema che diventa ancora più complesso nei casi di distribuzione internazionale.

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