CYBERSECURITY

Infrastrutture critiche a rischio hacker: “Serve una forza di difesa nazionale”

Secondo un’indagine di Aspen Institute e Intel Security i responsabili IT sono consapevoli della necessità di informazioni per tenere il passo con le crescenti minacce. Ma non basta

Pubblicato il 23 Lug 2015

A.S.

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I responsabili IT all’interno delle infrastrutture critiche “sono consapevoli della necessità di un servizio informazioni sulle minacce frutto della collaborazione tra pubblico e privato (86% degli intervistati) per tenere il passo con le crescenti minacce di sicurezza informatica”. E’ quanto emerge dalla nuova ricerca condotta da Aspen Institute e Intel Security sulle infrastrutture critiche. Il 76% degli intervistati ha anche ribadito “la necessità di una forza di difesa nazionale che risponda nel caso in cui si verifichi un attacco di criminalità informatica contro un’infrastruttura critica all’interno dei confini nazionali. Inoltre – si legge in una nota – anche se la maggior parte degli intervistati concorda sul fatto che le minacce verso la propria organizzazione siano in aumento, mantengono un’alta fiducia nella sicurezza esistente”.

L’indagine, dal titolo Holding the Line Against Cyber Threats: Critical Infrastructure Readiness Survey, (Mantenere la posizione contro le minacce informatiche: indagine sulla situzione all’interno delle infrastrutture critiche), rivela che gli attori del settore delle infrastrutture critiche intervistati sono soddisfatti di quanto fatto per migliorare la sicurezza informatica nel corso degli ultimi tre anni, anche se al tempo stesso molti (72%) hanno dichiarato che gli attacchi sono in crescita. Quasi la metà degli intervistati (48%) crede che un attacco informatico contro le infrastrutture critiche, con il potenziale per provocare la perdita di vite umane, possa avvenire entro i prossimi tre anni.

“Questi dati puntano l’attenzione su come gli interessi pubblici e privati possono fare di più per unire le forze con l’obiettivo di mitigare gli attacchi informatici e proteggere le infrastrutture critiche contro di essi – afferma Clark Kent Ervin, direttore dell’homeland security program di Aspen Institute – la questione deve essere affrontata sia dai responsabili politici che dai dirigenti aziendali”.

“Questo nuovo report conferma ancora una volta che sono sempre più necessarie difese informatiche di nuova generazione che includano una strategia IT condivisa e un servizio di informazioni sulle minacce frutto della collaborazione tra pubblico e privato – aggiunge Ferdinando Torazzi, regional director enterprise Italia e Grecia di Intel Security – Soprattutto nel settore delle infrastrutture critiche, poi, è essenziale una formazione continua per gli utenti circa le minacce informatiche e le pratiche di sicurezza fondamentali, al fine di contribuire a mitigare il rischio di minacce in grado di sfruttare l’errore umano”.

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