IL CASO

Hacking Team, Pansa allerta: “Gravi danni alle inchieste in corso”

Il Capo della Polizia in audizione al Copasir: indagini bloccate, specie quelle sul terrorismo, dopo la pubblicazione del codice sorgente del software della società milanese

Pubblicato il 30 Lug 2015

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Un grave danno alle inchieste in corso, specie a quelle sul terrorismo, molte delle quali sono state fermate. Questi gli effetti dell’attacco informatico subito dalla società Hacking Team secondo quanto riferito oggi – a quanto si apprende – dal capo della polizia, Alessandro Pansa, al Copasir. La Polizia postale utilizzava dal 2004 il software-spia creato dalla HT

All’audizione Pansa era accompagnato dal capo della Polizia postale. Molte inchieste, ha spiegato il prefetto al Copasir, sono state bloccate in modo duraturo dopo la pubblicazione in rete del codice sorgente del software della Hacking Team, il cui uso è stato dismesso in seguito all’attacco subito dalla società. Indagini sono in corso sugli autori del furto informatico.

Tra i problemi sollevati nel corso dell’ audizione c’è anche il fatto che al momento nessuna azienda italiana è in grado di fornire un servizio simile a quello che la HT metteva a disposizione della polizia e delle altre forze dell’ordine.
E’ emerso inoltre che società esterne al ministero della Giustizia utilizzavano il software dell’ azienda milanese e dunque il Copasir la prossima settimana ascolterà in audizione il ministro Andrea Orlando, oltre ai comandanti generali di Carabinieri, Tullio Del Sette e Guardia di finanza, Saverio Capolupo. Anche Arma e Gdf, infatti, si servivano del software HT per le loro indagini.

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