LA FUSIONE

Bbbell: Bigotti nuovo Ad, Boccardo rimane presidente

Dopo la fusione con Kickoff l’azienda piemontese ridefinisce i vertici societari. Nel triennio 2015-2017 previsti investimenti per 5 milioni di euro. Acquisita la licenza Wireless local loop per l’intera regione

Pubblicato il 06 Ott 2015

A.S.

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Bbbell ridisegna i vertici societari, con il maggiore azionista, Enrico Boccardo (a fianco), che viene confermato nella carica di presidente, affiancato da Simone Bigotti, ex ad di Kickoff, nella carica di amministratore delegato. La decisione di Bbbell, leader in Piemonte nelle telecomunicazioni wireless, arriva dopo la fusione per incorporazione di Kickoff.

Enrico Boccardo, classe 1968, laureato in Ingegneria Elettronica con specializzazione elettronica di Potenza e microelettronica, inizia la sua carriera lavorativa come consulente della Consoft Sistemi presso lo Cselt di Torino. Nel 1998 partecipa alla nascita della Noicom come responsabile dei servizi a valore aggiunto, da dove esce nel 2003 per fondare la Bbell assumendo la carica di amministratore delegato prima e dal 2012 quella di presidente. Attualmente è anche membro del consiglio direttivo del Top-ix (Torino Piemonte Internet eXchange) e di Aiip (Associazione Italiana Internet Provider).

Simone Bigotti (a sinistra), già Ad e azionista di maggioranza di Kickoff, entra con una quota nel capitale della società e il ruolo di amministratore aelegato. Trentacinquenne, inizia come commerciale e responsabile di agenzia per Infostrada prima e per Vodafone poi per passare nel settore della security all’interno della società Kerbero. Nel 2003 fonda insieme ad alcuni altri soci Kickoff Srl, di cui diventa amministratore delegato nel 2008.

Nel 2009 instaura una partnership strategica con la società BBBell diventando prima responsabile commerciale e, dal 1° Gennaio 2015, Amministratore Delegato e socio.

BBBell, spiega la società in na nota, ha recentemente acquisito, mediante gara pubblica, la licenza regionale Wll (Wireless Local Loop), valida su tutto il territorio piemontese, che consiste nella possibilità di utilizzare in via esclusiva frequenze radio assegnate e licenziate (nello specifico le frequenze in banda 24,5 – 26,5 GHz e 27,5 – 29,5 GHz), con conseguenti prestazioni del servizio più elevate, connessioni wireless più stabili e annullamento di eventuali interferenze sulle frequenze di onde radio. Un investimento che rientra in un più ampio piano industriale, valido per il triennio 2015- 2017, che prevede investimenti fino a 5 milioni di euro.

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