LAVORO

Microsoft a caccia di talenti, in Italia c’è posto per 50 “cloud specialist”

L’azienda vara il nuovo piano di assunzioni. Solution architect e figure commerciali per sviluppare e rafforzare i progetti basati sulla piattaforma Azure

Pubblicato il 19 Ott 2015

F.Me

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Microsoft assume, anche in Italia. Nell’ambito di un nuovo progetto di assunzioni si prevede, tra la fine di quest’anno ed il 2016 l’assunzione di oltre 350 figure junior e specializzate in Europa, di cui 50 nel nostro Paese.

Cloud Solution Architect e figure commerciali senior di soluzioni cloud sono le figure professionali ricercate con l’obiettivo di rafforzare l’organizzazione della filiale italiana sul fronte cloud, che prevede l’inserimento delle nuove figure già dalle prossime settimane.

L’obiettivo è assumere e far crescere talenti in grado di sviluppare soluzioni e progetti basati sulla piattaforma cloud Microsoft Azure per rispondere in modo puntuale alle esigenze di business delle aziende private e pubbliche e offrire consulenza qualificata alle imprese italiane che si rivolgono a Microsoft per intraprendere un percorso d’innovazione.

La campagna di selezione rientra in un piano più ampio che la filiale italiana ha intrapreso per valorizzare i talenti e contrastare il fenomeno del mismatching, ovvero il gap tra la richiesta di skill specifiche da parte delle aziende e le competenze dei candidati, tipico del mercato Ict e particolarmente diffuso su tutto il territorio italiano: una media del 13% (quasi il doppio rispetto alla media del resto del mondo pari al 7%).

“Le tecnologie digitali offrono oggi ai giovani e ai professionisti delle concrete opportunità di occupazione e crescita. Pensate che gli analisti stimano in 4,8 milioni i posti di lavoro in Europa relativi soltanto allo sviluppo di nuove applicazioni entro il 2018 – spiega Pino Mercuri, direttore Risorse Umane di Microsoft Italia – Come Microsoft siamo attualmente impegnati sia nella ricerca di nuovi professionisti senior e junior che possano accompagnare le imprese in un percorso di trasformazione digitale, sia nell’offerta di percorsi di formazione specializzata nell’area del cloud computing, per riuscire a colmare il disallineamento tra domanda e offerta in ambito Ict che stiamo osservando”.

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